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L’editoria ai tempi della crisi! Chiunque faccia nascere un progetto editoriale può essere tacciato come folle, come un romantico incosciente o come un ostinato con lo spirito del giocatore d’azzardo. E’ tutto vero!

Del resto sono ingredienti che dosati con il giusto equilibrio sono necessari per creare e dare forma duratura a nuovi progetti. Senza arrendersi alla crisi, alle avversità che rendono tutto più duro e insidioso, ai soldi che non bastano mai, alla snervante e impaziente attesa di realizzare tassello dopo tassello qualcosa che sia originale, che dia gusto, che dia piacere e soddisfazione, anche se per brevi momenti, alle persone.

Luigi Orlando e la sottoscritta, siamo due folli incoscienti e avendo in tasca soltanto inventiva, passione e competenze professionali, due anni fa, abbiamo deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo e sfidare la nota frase: “oggi l’editoria è in crisi!”, lanciando in rete con goliardia e profonda genuinità il giornale online Tarallucci & Vin.

Da autentici outsider siamo partiti in punta di piedi con una linea editoriale che parlasse dell’attualità, della cultura e dello spettacolo partendo dal cibo. Il cibo è così imprescindibile nella nostra esistenza che rivela tanto di noi, di chi siamo, del modo di sentire e di considerare le persone. Se fate caso come una persona si relaziona al cibo, scoprirete la sua reale indole. Essere come si mangia. Ecco quanto è rilevante nella nostra vita. E noi abbiamo immaginato di sederci a una tavola virtuale in cui osserviamo chi abbiamo intorno, parlando dei fatti che accadono tutti i giorni nel mondo.

Durante questi due anni abbiamo sperimentato commistioni di pensieri per dare un nuovo sapore e, bontà vostra, siamo riusciti a incuriosirvi. Ma noi, come gli chef più meticolosi e perfezionisti, sentivamo che c’era ancora molto da aggiungere per stupirvi e per stupirci e amalgamare le altre idee fluttuanti nel nostro cervello per preparare un piatto completo delle più piacevoli pietanze, che accontentasse anche il palato più esigente. Ed ecco che abbiamo trasformato Tarallucci & Vin in una giovane impresa di comunicazione impegnata nel giornalismo e nell’organizzazione di eventi.

Nasce la voglia di fondare con Tarallucci & Vin un gruppo editoriale innovativo che faccia vedere il giornalismo italiano anche da un’altra prospettiva. Da oggi diamo vita al web magazine inFOODation, notizie di gusto. La formula della linea editoriale non cambia, solo che con inFOODation approfondiremo di più l’attualità, la cultura e il turismo attraverso le numerose rubriche dedicate alle news, al cinema, al teatro, alla musica, al life style, con interviste a chef e a personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo. Con inFOODation vogliamo dire tutto questo, premendo molto di più sull’opera multimediale che va dall’etere radiofonico, ai video e alle Photo news, la nostra ricca gallery in cui attraverso le immagini racconteremo gli eventi, le tendenze e le curiosità.

Abbiamo cambiato le mattonelle in cucina con arnesi sofisticati, reinventandoci, d’altronde ne è simbolo anche il nome che abbiamo scelto, un neologismo nato dalla fusione delle parole Food e Informazione, ma si sa, nella cucina di un cuoco si crea e si ricrea finché non si arriva a inventare qualcosa di mai provato fino a quel momento e, credetemi amici miei, la frenesia e il caos che c’è in una piccola o grande cucina ha molto in comune al fermento e alle ore caotiche che ci sono in una redazione di un giornale, anzi, a pensarci bene, non c’è nulla di più simile. Sia lo staff di una cucina che quello di una redazione mira a sbalordire, puntando sull’eccellenza, sulla ricerca e quando si fa centro, il giorno dopo si ricomincia da capo, per ridare ancora qualcosa che sia eccezionale.

InFOODation, come Tarallucci & Vin, desidera essere un moderno simposio in cui è il food a dare lo START e, per un attimo, vorrei accantonare la Tv e le tante variazioni sul tema. Pensiamo all’arte. Come si possono dimenticare i barattoli di zuppa Campbell’s di Andy Warhol o Le déjeuner sur l’herbe di Édouard Manet. La letteratura di ogni epoca è gremita di riferimenti: un esempio su tutti è il banchetto di Trimalcione che troviamo nelle pagine del Satyricon di Petronio. Per non parlare del cinema dove i legami con il cibo sembrano quasi essere intrinsechi, in questo caso non c’è bisogno nemmeno di andare troppo lontano con la memoria, basta dare uno sguardo ai film che ci sono attualmente nelle sale cinematografiche e vedrete che, sia ne Il Nome del Figlio di Francesca Archibugi interpretato da Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Valeria Golino e Luigi Lo Cascio, che nel francese Gemma Bovery di Anne Fontaine con Fabrice Luchini l’enogastronomia fa da incipit in entrambe le pellicole.

Col tempo, inFOODation diventerà una realtà stabile? Noi ci proviamo, intanto siamo pronti e ansiosi di iniziare questa nuova avventura accanto a vecchi e a nuovi compagni di viaggio che con zelo e grinta ci hanno affiancato, consigliato, incoraggiato, supportato e sopportato , senza i quali, questa audace impresa sarebbe molto più ardua.

Leviamo i calici e brindiamo a inFOODation!

Antonia Fiorenzano

Direttore responsabile

 

 

 

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