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Cultura&Spettacolo
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 La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.” Così scriveva Charles Bukowski tempo addietro. In un’era dove siamo schiavi e schiavizzati ai nostri tablet, cellulari, social network, chat e contro applicazioni, risulta difficile concentrarsi su qualcosa che trasmetta veramente un’emozione autentica.

Ed è qui che subentra la bellezza del teatro. Nella nostra meravigliosa città, è in programma per l’imminente stagione un calendario densissimo di spettacoli presso il Teatro Bellini. E’ quello che ci racconta Daniele Russo, attuale direttore assieme a suoi fratelli Gabriele e Roberta. Portare avanti il progetto di suo padre, il grande Tato, di ridare valore e restituire gli antichi sfarzi a un luogo d’arte e cultura che prima degli anni ’80 era abbandonato a sé stesso.

In un intreccio di tematiche che si differenziano per attore, tipologie e messe in opera,  si incontrano talenti vecchi e nuovi, con il programma che si apre con Carlo Cerciello, Stefano Bollani, il ritorno di Slava Snowshow, Filippo Timi, Stefano Accorsi con il suo ‘Giocando con Orlando’ , un tormentato Toni Servillo con la sua Elvira da Louis Jouvet dove il leitmotiv è quello della ricerca ossessiva della perfezione nel teatro, una trasposizione de ‘Il Giocatore’ dove proprio i fratelli Russo si ritrovano a unire le proprie doti artistiche dopo il successo di Arancia Meccanica. Nella danza ritorna la Fattoria Vittadini ed il Balletto Civile, fino alle serate di tango BelIiNItango per gli appassionati delle milonghe , spaziando dalla musica con il movimento Be Quiet per portare alla luce il cantautorato partenopeo underground fino alle lezioni di storia a cura della casa editrice Laterza grazie alle quali il pubblico potrà ascoltare i più importanti del panorama nazionale.

La stagione si presenta variegata ed eterogenea grazie anche alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti.  «Il teatro si vede e si vive, è impossibile raccontarlo, senza contare che desideriamo restituire a Napoli il valore che merita in ambito artistico» ci spiega Daniele «proprio per questo abbiamo scelto di creare una sinergia con l’Accademia dove un gruppo di allievi che, ispirati dai testi, dalle note di regia o dalle foto di scena degli spettacoli, hanno trasformato queste emozioni in arte. Sculture, dipinti, creatività su tutti i fronti in quello che si auspica sia un progetto destinato a vivere nel tempo: una mostra che oggi occupa gli spazi del Teatro Bellini e che nel mese di settembre avrà luogo nell’Accademia stessa al fine di trasporre in arte quelle emozioni e sensazioni che solo il teatro è capace di offrire»

E se questa stagione teatrale fosse una pietanza? Chiediamo a Daniele

«Una sola pietanza è troppo poco! Con tutto quello che c’è da fruire, gustare e assaporare, può essere paragonata solo ad un luculliano buffet Pasquale!»

E noi, naturalmente, non vediamo l’ora di appropinquarci a questo buffet, nel modo più napoletano possibile peraltro. Provando, testando e mangiando tutto!

Mary Sorbillo

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