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Gualtiero Saporito è un grande chef... ma solo nella sua testa!
Infatti con i suoi arditi mix di ingredienti, cucina solo schifezze!

Gualtiero però non demorde e insiste a proporre la sua cucina in ogni occasione, ricevendo solo insulti e porte in faccia. Ma la sua tenacia, un giorno, viene premiata.

Sarà il Natale alle porte?

Furio Galli, proprietario di una famosissima ditta di catering, gli offre il posto di capo cuoco nella brigata che parteciperà alla gara d’appalto indetta per "sfamare" il prossimo G7.

Finalmente il sogno diventa realtà!

Ma il disegno di Furio ovviamente è losco. Per salvare la sua azienda sull'orlo della bancarotta infatti, ha promesso al suo avversario di lasciarlo vincere in cambio di un "cospicuo regalo". Gualtiero si troverà così alle prese con un aiuto cuoco che non sente i sapori, un sommelier astemio e una pasticcera che esce dalle torte... anziché prepararle! 

Anche il cinepanettone targato Neri Parenti si sposta in cucina.  Ora che la produzione  sia De Laurentiis o che tocchi, invece, all' "innominabile" Brizzi con il nuovo duo Christian De Sica ed Enrico Brignano poco importa, il punto di partenza del genere resta lo stesso: canzonare riducendola ai termini della parodia i costumi e le tendenze dei nostri tempi. E ormai cosa è più tormentone degli chef e dell'universo food?

Ecco che si prende Massimo Boldi, veterano del cinepanettone, e lo si trasforma nel pasticcione e non talentuoso chef Saporito e lo si affianca in improbabili e sedicenti sommelier e sous chef, perché si sa, cuochi e gli addetti ai lavori del mondo dell'enogastronomia sono considerati le nuove star.

Al di là della semplicità del film Neri Parenti mentre scriveva si è davvero avvicinato alla cucina, imparando a cucinare, impiattare , scegliere gli ingredienti , fare una scorpacciata di ogni programma televisivo sulla cucina. E dato che c’erano anche i sommelier, farsi una cultura su vini, vitigni, zone di produzione fortunatamente anche con qualche buona degustazione.

Poi però ha dovuto indirizzare tutto questo mio bagaglio culinario nella ricerca di cibi con gli accostamenti più strambi e schifosi. E così sono nati : il risotto perlato con marmellata di visciole, sugna, caviale ed anice! Una zuppa con spremuta di cozze, della melassa e una spruzzatina di guacamole e miele della Val di Non!

Tutto perché come spiega il regista: << i miei Chef dovevano essere quanto di peggio si trovasse sul mercato e fare piatti con assurdi accostamenti per farli partecipare ad una comica sfida per l’assegnazione dell’appalto del catering del G7 .>>

Inoltre da Boldi a Biagio Izzo, da Paolo Conticini e Dario Bandiera e tutto il resto del cast sono stati costretti a cimentarsi con la difficile arte culinaria.

<< Si sono bruciati, sporcati, hanno fatto cocci e qualsiasi tipo di guaio ma soprattutto qualcuno è stato costretto ad assaggiare quelle schifezze da loro stessi preparate.>> continua << D’altronde per fare un film comico in cucina si devono fare dei pasticci e più sono grandi e più si ride.>>

 

A.F.

 

 

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