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Cultura&Spettacolo
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<<Abbiamo coinvolto tantissimi  ristoratori e custodi dei semi, ovvero i produttori  che lavorano  esclusivamente con semi autoctoni>> ci racconta l' organizzatrice di Note di Gusto, Marina Alaimo, << Perchè crediamo nella sinergia culturale tra musica ed enogastronomia, per la promozione delle tradizioni campane. Il tema di questa seconda edizione è l' orto vesuviano”.

Papaccella, pomodorino del piennolo, succhi e conserve,  le punte di diamante di un territorio vulcanico dalle caratteriste geomorfologiche inimitabili e dall' inconfondibile metodo di coltivazione a terrazzamento.

Ogni sera, al termine dei concerti, si potranno degustare, le specialità a base di prodotti del territorio preparate dagli chef locali, visitare i ristoranti ed acquistare, direttamente dai  produttori, i gioielli della terra, del parco del Vesuvio.

Immaginare il mix di tessiture musicali di Ludovico Einaudi che apre il Pomigliano Jazz Festival, con il suo romanzo in note In a Time Lapse , nella maestosa cornice dell' anfiteatro romano di Avella, accompagnato dal swing di sapori tradizionali e moderni della chef Antonella Rossi, del ristorante partenopeo NapoliMia, è poesia pura.

Il 18 settembre il sax dalle sonorità mediterranee di Marco Zurzolo, la chittarra dal sound afro-americano-partenopeo di  Antonio Onorato e  le eleganti note del pianoforte di Francesco Nastro, avvolgeranno la settecentesca Villa Cappelli di Pollena Trocchia, accompagnate dai sapori tradizionali della cucina di Raffaele Vertolomo, chef del ristorante O primme 'ammore a Pompei.

Il 20 settembre il Parco delle acque di  Pomigliano d' Arco ospita i guizzi d' ingegno sonoro e di grande impatto emotivo del pianista Francesco Villani, al confine tra jazz mediterraneo e pop, che si fonderanno con le altrettanto fantasiose sfumature culinarie di Inghemarck Guida di Tenuta Montecorbo a Massalubrense. Mai come questa volta il connubio casca a pennello, perchè l'artista, che presenterà al festival, alcuni dei brani  tratti dal suo ultimo cd, Il Premio di consolazione , può fregiarsi anche del titolo di chef. <<Sono felice di partecipare ad una rassegna>>, commenta Villani durante la conferenza stampa di presentazione della quermesse, <<che ormai può considerarsi il secondo grande evento di settore, in Italia, dopo l' Umbria Jazz.>>

Chiude la rassegna, il 22 settembre, l' attesissima performance alla tromba di Enrico Rava e PMJL, nel mistico scenario delle basiliche paleocristiane di Cimitile, esempio raro di conservazione architettonica. Il tandem culinario sarà altrettanto scoppiettante, con la tradizione in tavola, proposta dell' oste Mimmo de Gregorio, del ristorante Lo stuzzichino, conosciutissimo anche per la sua chiocciola Slow Food. 

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito, tranne quelli di apertura e di chiusura.

Moltissimi i nomi in cartellone, ma altrettante le iniziative collaterali alla rassegna come: “Icone 'N 'Jazz” la mostra di arti visive dedicata alle più grandi copertine dei 33 giri , “Performing arts live” : realizzazioni visive in tempo reale, di 15 giovani pittori campani, all' interno dei concerti di Avella, Ottaviano e Pollena Trocchia, visite guidate alla scoperta del Parco Naturale del Vesuvio, del Monte Somma e dell' Alto Nolano.

Ma la vera novità di quest' anno è,  senza dubbio “Green Jazz”.  Un' area con concerti dedicati, dove si avrà particolare attenzione ai materiali di riciclo negli allestimenti, e ci sarà un focus sulla raccolta differenziata e sul tema eco-sostenibilità. <<Un festival che si occupa di cultura, come il Pomigliano Jazz>>, spiega Onofrio Piccolo, ideatore ed organizzatore della manifestazione, <<deve farlo a tuttotondo, non trascurando nessuna sinergia possibile.>>

 Alessandra Cammarano

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