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E’ tutto pronto sul Lungomare liberato. 4700 posti a sedere, 600 mila visitatori attesi, 50  tra i forni delle più grandi pizzerie campane già in surriscaldamento, i gazebo degli sponsor allestiti e un mare di novità. Il Napoli Pizza Village 2016 sta per cominciare!

La kermesse, giunta alla sua sesta edizione, si terrà a Napoli dal 6 all’11 Settembre -  celebrando anche il  15esimo compleanno del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo (Trofeo Caputo) - e si prospetta un vero e proprio evento nazionale che coinvolge ed abbraccia sempre più ambiti e settori.

La prima grande impronta di novità è data da una variazione del prezzo del menu – 15 euro anziché 12. I maligni griderebbero subito a un rincaro, ma la motivazione risiede nel grande cuore e nella grande solidarietà che ci contraddistinguono. Infatti, dei 15 euro, 3 euro saranno donati in beneficenza a favore delle vittime dei drammatici eventi sismici che hanno flagellato il Centro Italia. Altra innovazione riguarda proprio il menu, che comprende pizza, bibita, dolce e caffè – ma che da quest’anno va incontro anche agli avventori celiaci, che potranno scegliere l’opzione interamente gluten free.

Claudio Sebillo, brand manager di NapoliPizzaVillage, racconta di come l’evento rappresenti al meglio la città di Napoli ed i suoi valori culturali e gastronomici anche all’estero. La partnership con RTL 102.5, colosso delle emittenti radio e quindi enorme canale di diffusione, unitamente alla presenza di partnership con aziende di caratura nazionale, contribuiscono di anno in anno a promuovere il territorio campano proprio tramite la più grande ambasciatrice gastronomica del mondo – la pizza, regina delle nostre tavole.

Ma non lasciamoci ingannare dalle prime impressioni; l’evento ha un format densissimo e ricco di iniziative mirate a coinvolgere sia i professionisti che gli avventori, grazie al contenitore NPV experience, a sua volta suddiviso in varie sottocategorie: NPV Preview, un’anteprima volta ad anticipare ed analizzare i nuovi trend della pizza 2017, in continua evoluzione;  NPV Pizza Class – in collaborazione con Rossopomodoro, che permette la fruizione di una vera e propria lezione di pizza-making grazie al prezioso tutoring di maestri pizzaioli; NPV Team Building, per incentive aziendali e per scoprire cosa si nasconde, dal punto di vista imprenditoriale, dietro il mondo - troppo spesso ingiustamente bistrattato-  della pizza, fino a giungere a NPV Merchandising, con un official store che permetterà ai numerosi clienti di portare con sé anche un souvenir della kermesse. Anche i più piccini sono coinvolti; con NPV Kids, anche i bambini potranno avvicinarsi ai segreti della realizzazione della pizza grazie ai sapienti insegnamenti di Maestri Pizzaioli che li seguiranno nell’intera procedura, dalla preparazione dell’impasto fino alla sfornata.  

Ma sarebbe sbagliato pensare ad un evento esclusivamente gastronomico. Grazie agli organizzatori, il Napoli Pizza Village si prospetta un melting pot di gastronomia, cultura ed intrattenimento. La presenza di RTL 102.5 difatti ospiterà uno show con notissimi nomi del cabaret e della musica, da Gigi & Ross di Made in Sud al camaleontico Teo Teocoli, dai rapper J-Ax e Fabio Rovazzi fino a Ron.

Ma la pizza non è solo un buon piatto tipico da gustare, bensì anche il fulcro di un confronto culturale che punta a sfatare gli stereotipi e che vede in essa un ottimo vettore della tradizione culinaria partenopea al di fuori dei confini nazionali, coinvolgendo anche le sfere politiche. Il giorno 7, difatti, sarà presentato il libro #pizzaUnesco, orgoglio italiano – alla presenza dei direttori generali del Ministero degli Esteri e dell’Agricoltura – e si continueranno a raccogliere le firme per conferire all’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani il titolo onorifico di Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Partita nel 2014 e supportata dalla Coldiretti e da numerosissime istituzioni italiane e straniere, l’iniziativa punta a raccogliere quante più firme possibili al fine di rendere la regina dei palati un patrimonio di inestimabile valore. Già un milione di firme sono state raccolte in oltre 20 paesi del mondo – ma per noi napoletani, legatissimi in modo viscerale ad essa -   si può dire che la pizza è già insignita di questo prezioso riconoscimento!

Mary Sorbillo

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