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Partenza in grande stile per l’undicesima edizione di LSDM 2018, con l’apertura affidata all’estro dello chef americano Joshua Pinsky (Momofuku Nishi, New York) al fianco di un moderatore d’eccezione, Mitchell Davis, vice presidente esecutivo della James Beard Foundation ma anche una delle figure più autorevoli dell’intero universo food a livello mondiale.

Una scena gastronomica, quella globale, che ha accesso i riflettori proprio oggi a Paestum con il congresso internazionale di cucina d’autore che fino a domani animerà il Savoy Beach Hotel con cooking show, lezioni e dimostrazioni tecniche firmate da una centinaio di chef provenienti da ogni angolo del pianeta e dedicate al prodotto simbolo dell’agroalimentare del Sud Italia, la mozzarella di bufala campana DOP.

Ma l’avvio dei lavori di LSDM è stata anche l’occasione per sancire il nuovo profilo della manifestazione, che adesso si consacra definitivamente all’intero paniere della Dieta Mediterranea, dimostrando allo stesso tempo una sempre maggiore apertura alle tante eccellenze gastronomiche del Belpaese, da Nord a Sud.

 <<Secondo un sentimento comune – dichiarano gli organizzatori Barbara Guerra e Albert Sapere- sembra che Le Strade della Mozzarella si stiano trasformando di anno in anno in Le Strade del Mediterraneo, proprio per la propensione crescente verso le produzioni tipiche di quest’area. Ma è altrettanto vero che il congresso guarda ormai con grande interesse anche al resto d’Italia, godendo di importanti sostenitori arrivati dalle regioni settentrionali con i loro straordinari prodotti, come il Provolone Valpadana DOP e il Prosecco Doc. La mozzarella di bufala campana DOP è e rimane certamente la ‘musa ispiratrice’ della manifestazione, ma siamo ben felici di affiancarla ad altre autentiche espressioni del made in Italy gastronomico, sia che si affaccino sul Mare nostrum sia che provengano dall’entroterra >>  

 Per due giorni la regina delle tavole del Sud-Italia, ma anche la pasta di Gragnano, la pizza napoletana, il pomodoro San Marzano, l’aceto balsamico di Modena, i formaggi, l’olio extravergine d’oliva, i legumi, i vini e la birra sono quindi gli indiscussi protagonisti delle dimostrazioni e delle creative proposte firmate da vere e proprie star del panorama culinario nazionale e internazionale. La giornata di oggi ha già visto infatti ai fornelli chef di altissimo livello e fortemente apprezzati, aprendo le danze ad una serie di cooking show che vedranno alternarsi 50 dei migliori rappresentanti della cucina tricolore, ma anche di Turchia, Russia, Thailandia, Usa, Germania, Svezia, Austria, Portogallo, Francia, Spagna, Slovenia. Di forte appeal si sono dimostrate finora, inoltre, le iniziative collaterali organizzate all’interno delle Masterclass e del Taste Club con la presenza di una cinquantina di chef e pizzaioli, anch’essi di grande calibro.

Etica, ricerca e business sono infatti le parole d’ordine della cucina moderna che, oltre alla tecnica, all’innovazione e all’estetica, è sempre più attenta alla sostenibilità e al benessere. Non a caso, il tema di LSDM 2018 è Eat well and stay well, ispirato agli studi del fisiatra americano Ancel Keys. Un concetto che ben rappresenta la filosofia della Dieta Mediterranea e che è proprio al centro del Manifesto del cuoco moderno ideato dagli organizzatori del congresso, Barbara Guerra e Albert Sapere.

 Ecco i 10 punti del Manifesto del cuoco moderno:
1. Proporre frutta e verdura, sia nella parte salata che in quella dolce, rispettando la stagionalità degli ingredienti;
2. Preferire l’olio extravergine d’oliva come grasso principale;
3. Non far mancare la pasta secca, segno distintivo dell’italianità nel mondo;
4. Utilizzare sempre di più le proteine vegetali – come i legumi – contribuendo al recupero delle varietà tradizionali presenti largamente in tutta Italia;
5. Preferire i prodotti da agricoltura e allevamenti sostenibili scegliendo tra quelli provenienti da filiera trasparente;
6. Valorizzare i piccoli artigiani locali, avendo però cura di preferire sempre il chilometro buono al chilometro zero;
7. Rispettare la territorialità e le tradizioni gastronomiche locali;
8. Porre attenzione ai disturbi alimentari dei propri ospiti e, in generale, proporre piatti equilibrati dal punto di vista nutrizionale;
9. Usare la tecnologia in cucina, non come fine, ma come strumento per migliorare le tradizioni;
10. Aprirsi al confronto con i colleghi a livello internazionale e favorire le contaminazioni interdisciplinari.

E a proposito di pizza, cresce l’attesa per il grande appuntamento di stasera in compagnia dei più importanti maestri pizzaioli dello Stivale: una special dinner per deliziare i palati con tonde d’autore abbinate al Prosecco Doc. 
 

Il programma di LSDM 2018 al seguente link: 
http://www.lsdm.it/programma-lsdm-paestum-2018/

LSDM (www.lsdm.it) è un congresso internazionale di cucina d’autore che mira ad indagare le potenzialità dei prodotti dell’agroalimentare italiano di qualità affidandoli alle mani dei grandi chef. Organizzazione in collaborazione con il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop, con il sostegno del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc e del Consorzio di Tutela del Provolone Valpadana Dop. In partnership con Acqua Panna e S. Pellegrino, Pastificio dei Campi, Mulino Caputo, Olitalia, D’Amico, Divine Creazioni, Ciao-Pomodoro di Napoli, Kimbo, De Nigris 1889, Birrificio Valsugana.

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