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Cosa fareste se i vostri bimbi non potessero sostenere l’orario prolungato a scuola per l’assenza di una mensa? Probabilmente andreste su tutte le furie, considerato che la questione oramai perdura da ben due anni.

Il problema è che il servizio sarebbe dovuto partire a novembre ma una delle ditte consorziate vincitrici non è risultata essere in regola con i versamenti all’Inps ed all’ Inail. Come se non bastasse, 100 operatori impiegati nel turno prolungato rischiano la mobilità. Stanchi di questa situazione, bambini e mamme hanno accerchiato il sindaco al Municipio che si ha prontamente assicurato la futura presenza di un servizio di refezione.

Il normale diventa straordinario e a pagarne sono i cittadini. Le parole servono a poco, tanto che i fatti non sono sopraggiunti. Alla questione allora è arrivata a occuparsi addirittura Striscia la Notizia che, intervistando il sindaco, ha tratto fuori questo passaggio “Il Comune di Acerra ha dimostrato il proprio orientamento, appostando in bilancio le somme necessarie per il servizio e siccome si tratta di una gara d’appalto del valore superiore ai 250mila euro, di tutto il procedimento se ne occupa la Stazione Unica Appaltante“.

Insomma, due gare d’appalto con altrettante irregolarità con ovvie conseguenze giuridiche: la prima ditta è stata totalmente estromessa, mentre la seconda è stata rimbalzata al Tar, e i tempi sono quel che sono.

Insomma, ennesima questione tra l’illegale e il burocratico che danneggia intere famiglie.

Massimiliano Guadagno

  

 

 

 

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