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McDonald’s Italia torna a far parlare di se. Il nuovo spot della multinazionale statunitense non smette di suscitare polemiche e reazioni mediatiche: in una pizzeria come tante, uno spensierato e sorridente bambino chiede un Happy Meal davanti al volto basito di un'attempato cameriere.

Accade a poche settimane dall’inattesa presenza del colosso statunitense all’Expo di Milano, di cui vi abbiamo parlato in un  su InFOODation, ma soprattutto in piena fase di candidatura della “Arte dei Pizzaiuoli napoletani”, simbolo del made in Italy nel mondo, a Patrimonio dell’umanità Unesco. Anche di questo vi avevamo già parlato in un articolo di alcuni giorni fa. Una scelta anacronistica, di poco gusto nell'era di Slow Food e del chilometro zero, che merita in pieno l’aggettivo blasfemo con il quale i pizzaioli e la pubblica opinione partenopea hanno commentato lo spot incriminato. Quando l’assurdo e il paradossale prendono fisionomie reali non si può che rimanere di stucco, ma quando la questione coinvolge una delle pietanze più note al mondo, in un circolo di polemiche e mosse commerciali, si passa alla fantascienza grottesca, seppure drammaticamente reale  

Le reazioni indignate non si sono lasciate attendere. Alfonso Pecoraro Scanio, ex leader dei Verdi trai promotori della candidatura Unesco, ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org chiedendo il ritiro dello spot in quanto è “una offesa alla pizza e al Made in Italy”. Il vice presidente della camera Luigi di Maio invece ha chiesto addirittura “la rimozione dello sponsor all’Expo” oltre alla minaccia di “un esposto all’ Agcom”. Se a livello politico regna l’assoluto risentimento, a Napoli si è scatenata la reazione dei pizzaioli dell’Associazione Verace Pizza Napoletana e del popolo culminata con la distribuzione di pizze a libretto ai bambini dinanzi a una delle sedi McDonald’s in città. Due colossi come Ciro Oliva e Gino Sorbillo sono scesi in campo, con campagne e menù dedicati ai più piccoli sulla falsariga di quelli  della multinazionale americana. In seconda battuta abbiamo assistito all’iniziativa di Sergio Miccù, presidente dell'associazione pizzaioli napoletani, e Francesco Emilio Borrelli, che hanno organizzato l'esposizione del burger McDonald’s accanto a una pizza in diversi locali napoletani per mettere in primissimo piano la differenza abissale che intercorre trai due prodotti.

Il colpo del K.O lo ha dato Egidio Cerrone, noto autore del blog gastronomico Le avventure culinarie di Puok e Med. Il video virale ribalta lo spot McDonalds e oppone alle tetre patatine con hamburger dell’Happy Meal i colori e il sinestetico connubio di aromi e sapori di un prodotto tradizionale come la pizza napoletana.

 

Sembrerebbe un Davide contro Golia dei giorni nostri, ma come la storia ci insegna, per vincere una guerra molte volte bastano spirito di squadra, un corpus unico di alleati che reagiscono all’unisono e tanto amore e convinzione per il motivo per cui si sta combattendo. I McDonald’s in Italia sono 510, Expo escluso, le pizzerie sono oltre il migliaio solo a Napoli e dintorni.  E per un capolavoro popolare come la pizza questo è il minimo.

Massimiliano Guadagno

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