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Qualche mese fa Gomorra è sbarcata oltreoceano, e per gli americani è stata subito dipendenza dalla serie di Sky. Negli States assaggiano il sapore delle produzioni italiane e se ne innamorano al punto che la serie, non solo il New York Times lo inserisce nella sua classifica delle serie più belle degli ultimi anni, ma addirittura gli riserva il podio.

Il capolavoro di Stefano Sollima è al terzo posto del "The Best Tv Show", stando al parere di una delle testate più autorevoli USA. Medaglia d'argento per Detectorist, e vetta per la serie crime Happy Valley, ambedue piccoli gioiellini britannici. Ma tra i tanti titoli, Gomorra con il suo aroma noir, risveglia negli statunitensi ricordi di una tradizione gangster, a cui il Nuovo Continente dimostra di essere ancora molto affezionato.

Eppure la serie prodotta Cattaleya ha qualcosa di nuovo, una sapidità sconosciuta, quella cruda e morbosa della malerba che cresce incolta nella periferia di Napoli. Il retrogusto amaro che la visione di Gomorra lascia in bocca a fine visione, esplode come un sapore proibito tra le schiere sempre crescenti di un pubblico che è diventato planetario. Il prodotto è stato esportato e tradotto in ben 150 paesi diversi.

Insomma, per l'Italia, quello delle grandi produzioni seriali è un successo senza pari. Mai prima d'ora una serie nostrana si era imposta in una classifica così prestigiosa come quella stilata dal New York Times. Questo vuol dire solo una cosa: i tempi della della tv italiana sono abbastanza maturi da lasciar intendere che il mercato è stato sufficientemente esplorato e ora si offre alla conquista.  

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