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Dalla “Banda della Magliana” alla “Banda della Tartina”. Stavolta siamo però a Milano dove un gruppo di persone tra i quaranta e settant’anni ha deciso di fingersi giornalisti per farsi accreditare ai numerosi e “trendy” eventi gastronomici del capoluogo lombardo solo per poter mangiare gratuitamente.


Se già la questione è paradossale di base, aggiungeteci che questi sedicenti signori non versano in nessuna condizione economica precaria ma anzi possono godere di sontuosi stipendi e pensioni.
E’ quello che emerge da una lettera divulgata a diversi agenti del settore con su scritto nomi, cognomi ed indirizzi email: "Segnaliamo che questa gente, oltre ad essere egoista, taccagna, avida e avara, priva di valori, ignobile e vergognosa, ha redditi da lavoro e pensioni decenti, alcuni di loro se la passano proprio bene, quindi c'è pure l'aggravante che non si trovano in stato di necessità".


Il tutto assume ai nostri occhi una curiosa visione, considerato che questa tipologia di eventi ci tocca da vicino. E in alcuni di questi incontri poteva capitare quella volta in cui ci chiedavamo chi fosse quella determinata persona o magari perché si gettasse a capofitto sul banchetto di sorta.
Tutt’altra musica ovviamente dall’atteggiamento deplorevole dei protagonisti di questa storia, anche se il confine tra “faccio finta di essere del settore” a “sono del settore ma vado li solo perché si mangia gratis” non è poi così distante.

 

Massimiliano Guadagno

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