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La Campania non deve adagiarsi sui risultati ottenuti in termini di aumento del turismo, sembra quasi ci sia una sazietà di turismo, un’idea sbagliata che frena una ulteriore crescita, invece bisogna fare di più, a partire dagli investimenti sulla formazione nel settore”. Questa la sfida lanciata da Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta, nel corso del workshop sul tema “Il turismo oltre l’evento: proposte per la valorizzazione dei percorsi della filiera bufalina”  che si è tenuto al Bufala Fest, in corso sul lungomare di Napoli. Un confronto schietto e diretto tra attori del settore in Campania: oltre a Felicori c’erano infatti l’assessore al turismo del Comune di Napoli Gaetano Daniele, il direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi, il presidente di Federalberghi Napoli Antonio Izzo, il direttore del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop Pier Maria Saccani.

   Una sfida raccolta da Gubitosi: “Il punto di forza di Giffoni Film Festival – ha detto - sta nell’essere diventato prodotto e racconto di un luogo, creando una filiera istituzionale capace di valorizzare il territorio di Giffoni e sostenerlo.  Lo stesso si può fare con il turismo enogastronomico: ad esempio la bufala e i suoi prodotti devono diventare un prodotto del luogo creando una storia, raccontando le differenze tra le mozzarelle di diversa produzione nei diversi luoghi della Campania, ma anche come è nata la mozzarella, perché e come sono arrivate le bufale nei nostri territori”.

Un racconto possibile, ha spiegato Saccani, “ragionando in termini di identificazione del territorio, la mozzarella è parte del territorio e lo identifica in via esclusiva e questo nel resto d’Italia accade per le ricette ma non per altri prodotti. Ma è anche un bene culturale e per questo stiamo finendo i lavori per aprire all’ interno della Reggia di Caserta un caseificio didattico per offrire ai turisti l’esperienza della produzione della mozzarella”.

Batte sull’importanza della comunicazione di Napoli e della Campania anche Daniele: “Occorre avere una idea della comunicazione più raffinata – ha detto - Napoli ad esempio è stata negli ultimi anni un set cinematografico di rilievo e lo sarà ancora, pensi alla serie sui romanzi di Elena Ferrante, già venduta in tutto il mondo. Bisogna avere una visione non conservativa del turismo, non una tutela basata sull’alzare muri ma sul fare sistema tra i territori limitrofi e tra tutti gli operatori”. 

 

Al Bufala Fest, intanto, continua fino al 15 luglio il divertimento all’insegna del gusto. Fino a giovedì i due chilometri del villaggio sul lungomare saranno aperti dalle 18 a mezzanotte, mentre nel week end l’apertura sarà sin dalla mattina. Ricco il cartellone delle serate ogni sera al via alle 21.30. Stasera in scena la musica del Just Sopund Quintet e la comicità di Simone Schettino, mentre domani, mercoledì, attesa dei giovanissimi per la serata youtubers con il trio Awed, Prezioso, Dose a cui seguirà la musica di Davinci, Franco Del Prete & Sud Express.

 

Sempre domani, invece, è in programma, presso l’area Miramare Exclusive, l’iniziativa “Mani&Maniere”, organizzata dalla scuola di cucina Dolce&Salato, diretta dallo chefGiuseppe Daddio, nel corso della quale sarà celebrata la chiusura dei percorsi formativi di qualifica professionale (cuoco, pasticciere, pizzaiolo, operatore del servizio di sala, panificatore)

   Giovedì, alle ore 18:30, ci sarà invece il secondo workshop sul tema “Ricotta di Bufala Campana: un altro grande prodotto dalla filiera più controllata d’Europa” a cui parteciperanno Benito La Vecchia, presidente del Consoprzio Tutela Ricotta di Bufala Campana Dop; Antonio Lucisano, curatore del progetto di ricerca sul settore finanziato da Mipaaf, Maurizio De Renzis, direttore dell’associazione allevatori della Campania; lo chefGiuseppe D’Addio, Direttore della Scuola di Cucina Dolce&Salato.

 

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