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Tra conferme e perdita di stelle, anche quest'anno la Guida Michelin guarda con interesse la Campania imponendosi come una delle regioni che ha raccolto più stelle, soprattutto, la Campania dimostra essere il territorio più interessante per scovare le novità.

Ci sono delle conferme come Lino Scarallo a Palazzo Petrucci e Vincenzo Guarino per L'Aria Restaurant. Accanto a loro per la guida Michelin 2020 a meritare la stella ci sono Giuseppe Stanzione  di Glicine dell’ Hotel Santa Caterina di Amalfi Domenico Candela, chef del ristorante George del Grand Hotel Parker’s di Napoli, due new entry che entrano nel firmamento della Michelin .

Ma conosciamoli meglio i due chef che guidano i due nuovi stellati.

Iniziamo dalla Costiera Amalfitana con Giuseppe Stanzione di Glicine. Salernitano classe 1978, Stanzione ha esperienze professionali in Italia e all’estero in un lungo tour tra California, Australia, Cina e Thailandia. Al rientro in Italia, accresce la sua esperienza nelle cucine del Convivio Troiani* di Roma con lo chef Angelo Troiani, per passare poi alla Locanda Solarola di Castel Guelfo (BO) e al Ristorante Arquade** di Villa del Quar di San Pietro in Cariano (VE) entrambi capitanati dallo chef Bruno Barbieri.  E’ il 2008 l’anno in cui Giuseppe prende le redini della cucina del ristorante Casa del nonno 13, di Mercato S. Severino, insignito nello stesso anno con una stella Michelin e dal 2011 passa a capo della cucina del Ristorante “Le Trabe” di Capaccio-Paestum dove riceve la prima stella nell'anno 2013.

Naturale che la famiglia Gambardella dell'Hotel Santa Caterina decida di puntare su Stanzione per il suo fine dining Glicine. Determinante per l'assegnazione de 'La rossa' è il nuovo corso dato dallo chef  Stanzione, entrato nelle cucine da poco meno di un anno con le sue scelte culinarie legate al mediterraneo e offre piatti tradizionali con una personale interpretazione in chiave moderna.

La sua cucina rispecchia il territorio in cui disciplina e creatività vanno a unisono.

Suoi must sono la pasta secca di Gragnano, i pomodori gialli, la mozzarella di bufala Dop, i limoni di Amalfi.  Come le Tagliatelline di semola di grano duro cacio, pepe e gamberetti di Nassa al profumo di limone o i Tortelli ripieni di genovese di vitello con zabaione al Parmigiano 36 mesi e maggiorana e ancora la famosa Pasta “miscata” con cozze e crema di burrata. Senza dimenticare il pesce, come lo Scampo appena arrosto, crema di finocchi all’anice stellato e arachidi tostate. I dessert hanno il sapore della sorpresa come la Bufala e il lampone, giocato tutto sulle diverse consistenze del frutto e del formaggio.

<< Ringrazio la famiglia Gambardella che mi ha scelto per guidare la cucina del Santa Caterina (oltre al Glicine, il Bistrot La Terrazza ed il Ristorante al Mare). E’ una grande soddisfazione essere premiati dopo una sola stagione. Un premio che dedico a tutta la mia squadra e alla mia famiglia che mi ha sostenuto>> commenta Giuseppe Stanzione alla notizia della stella data al Glicine.

Andiamo a Napoli al Grand Hotel Parker’s. C'è il George, il ristorante aperto da poco più di un anno affidato allo chef napoletano Domenico Candela, arrivato nel gennaio 2018 a guidare la brigata e il nuovo corso del George portando a Napoli il suo bagaglio di esperienze e formazione maturato in prestigiose cucine italiane ed internazionali tra cui, quelle dei pluristellati Alain Solivérès prima e Yannich Alléno poi.

Un forte rigore, stile e padronanza delle tecniche nonché delle materie prime connotano la sua cucina che porta in tavola piatti come lo Spaghetto ai sette pomodori e come la Terrina di foie gras delle Landes con alghe mediterranee e sakè.  Il suo ritorno a Napoli, dopo dieci anni trascorsi in Francia, è stato un ritorno alle origini, ai piatti della memoria, alla cucina solare del Sud, al Mediterraneo.  

Nato nel 1986, Candela si è formato in Italia al fianco di grandi chef stellati del calibro di Antonio Guida al Ristorante Il Pellicano di Port’Ercole, di Stefano Mazzone al Grand Hotel Quisisana di Capri, di Nigro Damiano nelle cucine dell'Hotel 5 stelle L Relais Villa d’Amelia di Cuneo, di Enrico Bartolini del Ristorante Devero a Cavenago di Brianza, Candela completa la sua formazione in Francia dove entra a far parte prima della brigata di Alain Solivérès, Due Stelle Michelin, presso il Relais & Châteaux Le Taillevent Restaurant a Parigi e successivamente al Relais & Châteaux Pavillion Ledoyen Alléno, sempre a Parigi, sotto la guida dello Chef Yannich Alléno, Tre Stelle Michelin. Da gennaio 2018 è nel team del Grand Hotel Parker’s di Napoli e con la famiglia Avallone che, oltre all’albergo, guida l’azienda vitivinicola Villa Matilde Avallone. 

«La stella Michelin a Domenico Candela e al nostro George ci riempie di orgoglio e premia l’impegno, la tenacia e gli investimenti fatti, tutti nella direzione dell’eccellenza che questa città merita>> commenta Salvatore Avallone che con le sorelle Cesira, Bice e Maria Ida guida l’albergo di famiglia <<Questo riconoscimento è naturalmente il risultato di un lavoro di squadra che vede insieme più protagonisti, in primis lo chef Candela con la sua affiatata brigata, la direzione, il food&bevegare Manager Giovanni Avolio e tutti i reparti dell’hotel, nonché la comunicazione. È con tutti loro che condividiamo questo momento di gioia>>.

 La Stella Michelin al George apre le celebrazioni del 2020, l’anno del 150esimo anniversario del Grand Hotel Parker’s che, dal 1870, scrive con eleganza la storia dell’accoglienza a Napoli. In queste stanze affacciate sul golfo hanno soggiornato illustri viaggiatori da Virginia Woolf, Oscar Wilde e George Bernard Shaw, a Sofia Loren, Bono Vox degli U2 e Rupert Everett.

 

An. Fio.

 

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