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Di Antonia Fiorenzano

Dopo le note stonate della baraonna del primo giorno in cui alcuni ristoranti, bar, pizzerie e qualsiasi punto di ristorazione hanno alzato le saracinesche in Campania per iniziare l'attività di delivery lo scenario è stato questo...

Nel quarteiere del Vomero paninoteche come L'Oca Nera e take away come Puok Burger sono stati chiusi dai vigili in quanto non a norma nonostante avessero affrontato le spese di sanificazione particolarmente esose, ma soprattutto hanno interpretato a modo loro un punto dell'ordinanza in modo eccessivamente restrittivo in quanto secondo loro si sarebbero dovuti attenere agli orari destinati a bar e gelaterie. Bufera sui social in cui soprattutto Egidio Cerrone CEO di Puok ha fatto sentire la sua voce. Il giorno dopo la Regione Campania rimedia e chiarische in modo esplicito che tutti gli altri esercizi, compresi i ristoranti, le pizzerie e le gelaterie che non sono annesse a bar e a pasticcerie, i pub nonché  vinerie, keebab e similari dalle ore 16,00 e con possibilità di effettuare l’ultima corsa di consegna alle ore 23.00.

Sono tutti contenti e si procede come sancito.

Lo spiraglio di luce per la risotrazione con tolleranza per il 1 maggio

Dopo il caos e le cattive interpretazioni inziali che hanno spinto alcuni addetti ai lavori a tuonare hanno probabilmente contribuito a dare la scossa che serviva per allegerire le disposizioni delle ordinanze della Regione Campania in prossimità anche del 1 maggio.

Infatti, il 1° Maggio le attività di ristorazione (fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie), possono restare aperte per l'attività di consegna a domicilio con le modalità stabilite dall'ordinanza precedente.

La novità importante riguarda le GELATERIE che possono fare CONSEGNE A DOMICILIO DALLE 16 ALLE 23 compreso il 1 maggio. La limitazione di orario continua per bar e pasticcerie. 

Pizza a catinelle nell'epoca del delivery

Se il 27 aprile i ristoranti in tutta Italia hanno aderito al flashmob apparecchiando simbolicamente un tavolo all'esterno dei loro locali in attesa di riaprire il 18 maggio come inizialmente disposto per poi cambiare rinviando ancora di qualche settimana la sospirata apertrura anche se probabilmente non tutti riapriranno visto che i protocolli, ancora non definiti del tutto, potrebbero essere complessi per molti creando oltre al danno la beffa, il 27 aprile in Campania ha rappresentato un timido inizio ma pur sempre un inizio. Alcuni hanno deciso per ora di non aprire soprattutto tra i bar e le pasticcerie come Gambrinus, Scaturchio e Poppella. Altri invece hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo e sono stati pronti a intraprendere il delivery, che forse anche dopo il 18 maggio potrebbe essere la strada più redditizia. I ristoranti hanno acceso fornelli e le pizzerie i loro forni. 

Soprattutto per le pizzerie questi giorni hanno fatto il boom di prenotazioni per la consegna a casa. Ogni pizzeria ha sfornato centinaia e centinaia di pizze. I noti pizzaioli ringraziano sui loro profili Facebook sia pubblici che personali per averli già messi all'opera a ritmi serratissimi. Sulle pagine social non si sono mai viste così tante foto di persone che finalmente potevano avere in casa l'agognata pizza con tanto di fritturine golose. Così tante immagini di pizze fumanti non si sono mai viste nemmeno ai tempi di quando la pizza è stata dichiarate patrimonio UNESCO. 

Tra chi ha aperto e chi invece no, tra questi Gino Sorbillo anche se è stato il frontman per fare in modo che ci fosse il via libera al delivery anche in Campania proprio per aiutare i colleghi più in difficoltà,questa settimana è Una bella soddisfazione per i maestri pizzaioli dopo tante battaglie fatte nelle settimane precedenti dove anche molti politici sono entrati in viva forza cogliendo la palla al balzo per fare un po' di campagna elettorale. 

Pizze un po' troppo costose?

Tutti mangiano pizza in questa settimana e c'è qualcuno che ha anche storto il naso perché alla consegna hanno trovato i prezzi leggermente lievitati.

Se così fosse, niente paura, la Regione Campania ha già attivato l’Osservatorio Regionale Prezzi  nell'ottica della massima sinergia istituzionale, con la funzione di monitorare e contrastare ogni fenomeno di distorsione del mercato generato dall'imposizione di prezzi sproporzionati a seguito degli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Un osservatorio istituito per controllare tutto il commercio a 360 gradi raccogliendo le segnalazioni pervenute dal territorio (cittadini, enti e associazioni) con l’obiettivo di monitorare i fenomeni speculativi ed orientare il programma delle attività di controllo da parte degli organi competenti.

A tal fine è stata attivata un’apposita casella di posta elettronica alla quale potranno essere inviate le segnalazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Un sinergico intervento di sensibilizzazione territoriale, così articolato:

- la Prefettura di Napoli predisporrà una Circolare destinata ai Sindaci per comunicare l’istituzione dell’Osservatorio e per promuovere un’ azione coordinata a tutela dei cittadini consumatori, coinvolgendo anche le Prefetture delle altre province;

- la Guardia di Finanza attiverà i controlli, avvalendosi delle proprie Unità Operative, sulle segnalazioni pervenute per il tramite dell’Osservatorio e del numero di pubblica utilità 117;

- Unioncamere predisporrà un’apposita informativa destinata alle cinque Camere di Commercio provinciali circa l’istituzione e le attività dell’Osservatorio, con l’obiettivo di sensibilizzare la rete degli operatori commerciali per il tramite delle Associazioni datoriali;

- l'Anci Campania predisporrà una specifica informativa ai Sindaci per l’attivazione, attraverso le rispettive Polizie municipali, di un controllo sull'osservanza degli obblighi di indicazione dei prezzi di vendita da parte degli operatori commerciali, in attuazione dell’art. 14 del Codice del Consumo;

- le Associazioni Campane dei consumatori, formalmente riconosciute dal Ministero per lo Sviluppo Economico, svolgeranno un ruolo attivo per una capillare raccolta delle segnalazioni e per garantire un adeguato monitoraggio territoriale.​

 Fase 2 e ristorazione. A lavoro per trovare una soluzione

Che sia il 1 giugno o che sia vera, invece, la possibilità di un'anticipata apertura a macchia di leopardo, per la ristorazione la riapertura è alle porte e anche in Campania si pensa a quali soluzioni si potrebbero adottare durante la Fase 2 indispensabili per la ripresa della ristorazione. Oggi infatti lo chef stellato Gennaro Esposito che sta collaborando alla definizione delle linee guida del Ministero della Salute per la Fase 2, ha voluto incontrare l'Unità di Crisi Regionale per approfondire le problematiche del settore campano. Ha avuto anche un  colloquio con il Presidente De Luca prima di proseguire il suo lavoro con l'obiettivo comune del rilancio nel più breve tempo possibile dell'intero comparto della ristorazione, anch'esso duramente colpito dall'emergenza Covid-19.

 

 

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