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Essere e benessere
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Non un posto dove si prediliggano particolari filosofie o si esalti qualche illuminante trend 

gastronomico; «Noi siamo onnivore»- spiegano le fondatrici. Il centro, quindi è una location dove si parla, si insegna e si esalta il benessere a partire dalla tavola, prendendo spunto da tutti gli approcci più validi dal punto di vista nutrizionale.

Educazione a 360 gradi, anche per bimbi piccolissimi che già dai primi anni di vita imparano giocando o con piccoli laboratori di manipolazione e coltivazione, ad accostarsi a tutti gli alimenti, per non manifestare da adulti alcuna diffidenza.

«Per accostare un bimbo ad un nuovo alimento ci posssono volere fino a 15 tentativi ripetuti, da parte delle mamme- spiega Paola Iaccarino Idelson -senza contare i fenomeni detti di neofobia, ovvero la paura delle novità, anche in fatto di cibo e il conseguente rifiuto che ne può derivare.»

L'attività del centro, non è rivolta solo ai piccoli, ma è anche un valido aiuto per le neomamme, e per tutti quelli che vogliono approcciare ad un'alimentare sana.fondatrici

Il calendario delle attività, prevede corsi per il sostegno allo svezzamento, seminari di formazione nutrizionale, ma anche pomeriggi di incontri mamme-specialisti, corsi di cucina vegana e tradizionale, corsi di pasticceria e di auto-produzione come quelli di caseificazione, proiezione di film e documentari, presentazioni di libri e prodotti.

Tre, come i desideri da confidare al genio della lampada, le parole chiave per descrivere il centro: non solo salute, ma anche etica e tradizione

«Tutti i prodotti che noi utilizziamo per i nostri laboratori o per i pomeriggi di degustazione- racconta Marina Mosca- provengono da aziende selezionate con grande cura, che osservano rigidi criteri di rispetto della terra, degli animali e non ultimo dei lavoratori.»

Il centro, che si è costituito anche come associazione di promozione sociale, utilizza e distribuisce manufatti come il Caffè delle lazzarelle, la bevanda autoprodotta dalle detenute del carcere di Pozzuoli, l'olio della comune anarchica di Urupia nel Salento, che garantisce la massima trasparenza dei suoi processi di produzione e tracciabilità dei suoi prodotti, il caffè Delizia, prodotto da una piccola torrefazione di Bacoli, che rischia di essere risucchiata dalle logiche della produzione di massa, il latte Nobile e i prodotti freschi di Madrenatura Agricoltura Biologica.

Molti dei fornitori, Paola e Marina le fondatrici del centro, li conoscono personalmente o hanno lavorato con loro in altri progetti.

Dulcis in fundo il terzo comandamento dell'associazione è rispettare la tradizione, sempre strizzando l'occhio al benessere e senza chiudersi in rigidi schematismi. «Quando si assaggia un cibo nuovo, ma soprattutto un alimento della cucina alternativa, bisogna applicare lo stesso metodo che si usa per imparare una lingua- è l'ultimo consiglio strappato alle due esperte di alimentazione- non bisogna fare traduzioni o paragoni, ma bisogna imparare a pensare con un altro vocabolario»

In programma già da marzo, corsi di cucina e pasticceria napoletana per turisti e stranieri.

Ogni lezione pratica, avrà un costo di 35 euro; 10 euro per i baby lab e 15 per i corsi rivolti agli stranieri. Il centro è aperto dal lunedì pomeriggio al sabato, fino alle 20.

                                                                                                      Alessandra Cammarano

 

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