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Essere e benessere
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Un articolo del 2010 di Rediff indica quali cibi consumare, per ripulire le arterie, essi sono: succo di melograno, aglio, mele, spinaci, pomodoro.

Il melograno, ed in particolare il suo succo, possiedono un alto contenuto di antiossidante, che combatte l’indurimento delle arterie, ma anche, secondo un ulteriore studio, esso è addirittura in grado di invertire il processo che ha fatto formare le placche ateromatose, inducendo le lesioni aterosclerotiche;  poiché va ad incentivare nell’organismo la produzione di acido nitrico, che consente il corretto funzionamento dei vasi sanguigni.

Secondo uno studio condotto da Preventive Medicine, l’aglio interdice la calcificazione delle arterie coronarie. Lo scienziato Siegel sostiene che il consumo di aglio induca le placche a ridursi del 20%.

Le mele sono importanti, poiché contengono la pectina che riduce l’assorbimento intestinale della bile, che costringe il fegato ad usare il colesterolo circolante, abbassando quindi il colesterolo totale; inoltre esse contengono anche la quercetina, potassio e magnesio, che aiutano a tenere la pressione sotto controllo.

Gli spinaci sono ricchi di luteina, che mantiene pulite le pareti delle arterie, e di potassio ed acido folico che combattono la pressione alta.

I pomodori, che sono ricchi di licopene, secondo uno studio di ricercatori coreani, sono in grado di aiutare a prevenire l’indurimento delle arterie ed inoltre di ridurre il rischio di produrre nuove placche ateromatose del 50%.

Inoltre l’aglio e le mele, se combinati con altri alimenti, sarebbero in grado di ripulire maggiormente le vene. Lo studio suggerisce di bere prima di colazione per una settimana una tazza di aceto di mele con uno spicchio d’aglio tritato seguito da un bicchiere d’acqua; oppure, sempre per una settimana prima di colazione, un centrifugato di due mele e tre carote, da far raffreddare prima di bere.

Ricordate che ci si può prendere cura di se stessi in ogni momento della vita ed in ogni circostanza, e non è mai tardi per provare un’alimentazione sana.             

                                                                                                      Veronica Sarno

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