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Energia, entusiasmo e sperimentazione sono il mantra di Raffaella Migliaccio, imprenditrice napoletana che dopo anni e lunghe esperienze nella ristorazione tra Milano e Bologna ha scelto di compiere un atto di amore verso la propria terra e ritornare per ritagliarsi un angolo a due passi mare. La sua creatura, si trova a Pozzuoli, a un passo dal Macellum e a due dal porto. Dal suo scrigno il mare non si vede ma si sente… si sente perché ogni elemento parla di lui, ogni profumo riconduce a lui e ogni piatto racconta il legame indissolubile con esso, con Pozzuoli e anche con i viaggi. Mettere piede qui dentro vuol dire fare un viaggio ovvero imbarcarsi per un’esperienza singolare. Basta osservare, poi assaggiare e chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare.

I gozzi diventano teche, tavolini e divani. Le cime, le reti e gli arnesi da pesca arricchiscono le pareti, ne rallegrano la mise en place e rimandano al pescato, elemento principe di ogni pietanza. Si percepisce la rotondità del moto ondoso, il dondolio, e tra profumi e sapori il viaggio va avanti evocando anche luoghi lontani perché la cucina non parla solo di tradizione ma è fusion poichè in tavola arrivano ricette e richiami a angoli diversi del mondo. Nei nuovi piatti, messi in piedi dallo chef Raffaele Caputo e supervisionati da Raffaella Migliaccio sono presenti, per l'appunto, il mare e le figure geometriche tutti ispirati al cerchio. «Le pietanze cucinate da Chef Raffaele Caputo sono tonde e piene - spiega Raffaella - come le forme delle donne. Il mio menu è un richiamo alla terra, alla fecondità, al sole. Non a caso ho inserito Ra il dio egizio nel nome del ristorante. Un ritorno alle origini che si trasforma in un mangiare contemporaneo».

 

 

Prima di giungere all’apertura di questo posto «Il mio sogno – spiega Raffaella– era aprire un ristorante sul mare, ispirato ad esso in tutto e per tutto, dal menu all’arredo, che raccontasse di me e della mia voglia di avvicinare le persone, e quale posto migliore di Pozzuoli per realizzarlo».  In questo menu ricco e originale spiccano le tartare di pesce che sono servite con geleè di aperol, salsa di guacamole, cipolla caramellata e geleè di lime.

I gamberi si assaggiano in tre panature diverse: con pasta kataifi, mais, pastella al pomodoro. La crosta di Gragnano ha un ripieno di baccalà e bufala con pomodorini in agrodolce su letto di friarielli, di baccalà con panatura alle mandorle panatura al mais su crema di ceci. Le prerogative del Ra Ristovago sono semplici ed essenziali: riscoprire, rielaborare, trasformare i prodotti del mare rispettando le usanze e le tradizioni. Ed ecco servito piatti a tutto tondo: ring di calamari al limone e ricotta, roll rainbow di pesce spada su crema di latte, praline al nero di seppia con salsa di finocchio e curcuma, bignè al salmone su salsa di zucca, cilindri mediterranei, anelli e tortini di polpo caramellato. 

Ra Ristosvago può essere scelto per la sua proposta gastronomica ma anche per aperitivi e cocktail, e per un buon bicchiere di vino da sorseggiare in totale relax, ascoltando musica o anche leggendo un buon libro.  La cantina al momento, di circa 50 etichette, è in crescita; si parte dal territorio per spaziare poi in lungo e in largo. Anche il menu è in continuo divenire, lo chef giovane e volenteroso ha in mente mille modi per perfezionare la proposta gastronomica con ricerca, approfondimenti e tanta sperimentazione.

Dunque, vele spiegate e avanti tutta!

 

Ra Ristosvago

Via Pergolesi, 13 Pozzuoli (Na).

                                                                                                                                                                                     Floriana Schiano Moriello

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