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Si finisce al Borgo Marinari o a Mergellina e ci s’intossica la giornata: oltre al traffico e all’assenza di parcheggio, conto salato e palato indifferente.

C’è una pescheria a Via Carlo D’Andrea 11, un piccolo angolo di qualità a due passi da Corso Umberto, che si trasforma a pranzo e cena in una trattoria di qualità.

frittura di paranzaIl patron Alessandro Persico ha alle spalle una storia di famiglia trai pesciaioli fuori a Porta Nolana. La passione per la cucina è cresciuta nel tempo e con l’esperienza. Dal banco a vetro pieno di delizie del mare, Alessandro passa ai fornelli e tutta la bontà del pesce fresco viene declinata nelle preparazioni tradizionali che ne esaltano il sapore. 
La Trattoria La Paranza è un locale piccolo e accogliente: pochi coperti al piano superiore, sala spartana con qualche vecchio quadro, un televisore che svetta come un elemento inatteso e forse anche indesiderato.

Se si viene in trattoria non è per il panorama ma per gustare tutta la poesia del buon pesce fresco. Non c’è menù alla carta, ci si affida ai ragazzi di sala, gentili e preparati su quanto di buono il mare ha regalato al mattino.
I crudi sono un piacere per il palato: ostriche di primissima qualità, pesce spada marinato con il giusto equilibrio tra aromi.

Le papaccelle e le zucchine tonde ripiene di tonno emozionano il palato, così come la fritturina con polpette di tonno e zeppoline.

Come dovrebbe essere una fritturina di triglie? Esattamente identica a quella della Paranza: croccante, succulenta ma asciutta d’olio.

Ci si potrebbe già fermare. Le porzioni sono abbondanti e il buon pane fresco fatto in casa le accompagna.
I primi piatti sono l’eccellenza del locale, preparati con il pescato del giorno come il pacchero con pescatrice o il vermicello al nero di seppia, il risotto ai frutti di mare o le sempreverdi linguine allo scoglio. Meritano tutti l’assaggio e spaghetti ai ricci di mareil ritorno in quest’antro del buon gusto.

Il pesce azzurro è la materia prima preferita da Alessandro, peccato che la moda non gli consenta di prepararlo spesso, ma nei periodi giusti ci si può deliziare e non mancano mai le alici indorate e fritte da leccarsi i baffi. Il baccalà e la zuppa di pesce sono due piatti imperdibili così come l'eccellente arrosto in cui primeggia un filetto a perfetto punto di cottura di spigola pescata, succulento e saporito come pochi. Frittura impeccabile con olio d’oliva, croccante e dorata.

La carta dei vini non esiste: solo una buona Falanghina del beneventano, fresca e minerale che accompagna degnamente le pietanze. Il prezzo è corretto per la qualità dei prodotti e si comprende immediatamente che il buono si paga, il giusto.

Per il caffè è bene fare due passi digestivi e prenderlo al Gambrinus sigillando una serata di gusto!

L.O.

 

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