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La filosofia è quella del social eating, ossia, condividere chiacchiere e cibo in un’ accogliente casa privata in cui possono trovarsi sconosciuti e non,  in cui accorrono turisti, foodies e semplici curiosi.

Silvia e Valentina hanno abbracciato in pieno questa idea decidendo, un po’ per gioco e un po’ per caso, di imbarcarsi in questa avventura quando qualche mese fa si sono rincontrate dopo molti anni, con Silvia che fa gli onori di casa nel suo sofisticato appartamento nel quartiere di Chiaia e Valentina che è dietro ai fornelli mostrando il suo talento da chef. Il mix che ne viene fuori  è un’atmosfera conviviale e accogliente tra gli ospiti che ascoltano bella musica e assaporano piatti della cucina partenopea rivisitati da Valentina preparati con prodotti stagionali di alta qualità.

Noi di Tarallucci & Vin abbiamo partecipato a un aperitivo in terrazza del Supper Club Food on The Roof, in cui Valentina e Silvia ci hanno confidato che hanno in mente di creare in questo appartamento ogni forma di evento gastronomico che va dalla cena alla degustazione di tè e vini e, perché no, dare anche delle lezioni di cucina ai turisti.

Supper-club-chef-e-host-foto

La cuoca americana Julia Child avrebbe detto che le persone che amano mangiare sono sempre le migliori e, facendo nostra questa chicca, non possiamo negare di essere stati travolti dall’entusiasmo di queste ragazze che hanno alle spalle un background molto curioso in cui l’enogastronomia è lontana: Silvia è nella comunicazione scientifica mentre Valentina è stata coordinatrice casting alla Magnolia e poi si è trasferita a Londra, luogo in cui l’amore per la cucina italiana man mano è venuta fuori spingendola ad aprire un blog e a creare delle cooking class, da lì è stata breve la sua decisione di iscriversi al corso per chef del Gambero Rosso cambiando così vita. Quando per caso incontra Silvia capisce che lei è la complice adatta per portare avanti la sua ricerca che aspira a essere la giusta sintesi tra sperimentazione e la nostra tradizione culinaria, in cui trova la massima forma di ispirazione attraverso il contatto con la gente che gusta i suoi finger food di pollo allo zafferano o un particolarissimo sorbetto al melone con croccante di prosciutto crudo o spaghetti agli agrumi e profumo di gamberi.

Per il 6 agosto è già prevista una cenetta veggie per augurare buone vacanze con degli spaghetti alla Nerano e una caponata croccante con un tortino di mozzarella, caratterizzata dall’usanza anglosassone del BYOB – Bring Your Own Bottle (porta la tua bottiglia), pratica molto diffusa all’estero nel portare una bottiglia di vino acquistata altrove, pagando al ristoratore, o in questo caso al Supper Club, una somma corrispondente al servizio, alla stappatura e al lavaggio di bicchieri. Ovviamente il vino è rigorosamente scelto dopo aver scoperto su internet  il menù.

La tendenza del BYOB si incastra alla perfezione con il Supper Club, in quanto questo ultimo viaggia principalmente in rete attraverso il suo sito online e altri canali web in cui sono lanciati date e menù, che si possono prenotare via mail. Solo alla conferma di partecipazione del commensale sono rivelati l’indirizzo della meravigliosa terrazza di casa Viparelli.

Se adesso avete voglia di saperne di più cliccate qui!

Antonia Fiorenzano

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