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In vino veritas
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Parliamo oggi di uno spumante accattivante e inusuale in un contesto dominato dai vitigni internazionali e dal prosecco: la Ribolla Gialla Brut Millesimato dell’azienda Eugenio Collavini, un’interpretazione atipica dell’antico vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia utilizzato negli anni ’50 per vini dolci e oggi per ottimi vini fermi secchi.

Piace molto nella versione frizzante in cui esprime una morbidezza inattesa da uno spumante brut; bollicine di gran finezza e naso tenue che alterna la frutta a pasta chiara e il minerale figlio del terreno friulano. In bocca l’equilibrio è perfetto, un vino di gran piacevolezza, non esalta ma intriga.

Un risultato frutto di un metodo di spumantizzazione atipico: parlare di Charmat lungo sarebbe riduttivo. Può chiamarsi a ragione “metodo Collavini” e unisce la praticità del Martinotti con i lunghi tempi di permanenza sui lieviti del Metodo Classico.

 

Ventotto mesi di affinamento sui lieviti in autoclave orizzontale dopo una fermentazione con rapido passaggio in barrique permettono un’evoluzione unica della componente gassosa raffinando le bollicine a livello di un satèn.

Altri otto mesi in bottiglia completano l’opera, consegnando al pubblico uno spumante molto versatile negli abbinamenti con i crudi e di gran piacevolezza di bevuta. Un azzardo che potrebbe riuscire è il matrimonio con i dolci, con un occhio al Natale e l’altro al portafogli per l’ottimo rapporto qualità prezzo.

Da provare.

L.O.

 

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