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In vino veritas
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Si è svolta lunedì 22 luglio l'undicesima edizione di "Te le do io le bollicine", evento organizzato dall'Associazione Italiana Sommelier  e dal Nabilah dove ogni anno si svolge la manifestazione con la delegazione di Napoli.
 
Oltre a voler essere un'occasione di approfondimento sul mondo delle bollicine, altre mission dell'iniziativa sono festeggiare i nuovi sommelier e, quindi, brindare con loro al successo delle tante attività promosse dall'AIS durante l'anno sociale. 
 
Migliaia i partecipanti - esperti di vini o semplici appassionati - che hanno potuto degustare bollicine italiane e non e sperimentare abbinamenti con un'ampia scelta di piatti: ricette fusion, pietanze di mare o di terra, risotti, paste ripiene, pizze, formaggi, lievitati.
 
Un'attenzione particolare è stata riservata ai piatti locali (come la cistecca montese), cui sono state dedicate numerose postazioni. Altra golosa opportunità che è stata data alle migliaia di intervenuti è consistita nell'abbinamento delle bollicine con i piatti di quattro rinomati chef stellati: le linguine ai frutti di bosco di Luciano Villani (chef di Acquapetra Resort & Spa); le candele spezzate con cipollotto fresco, limone salato, taccole e tonno affumicato di Lino Scarallo (chef di Palazzo Petrucci); i tubetti con cozze, peperoncini verdi e pomodori secchi di Angelo Carannante (chef di Caracol); e un piatto a sorpresa proposto da Marianna Vitale (chef di Sud Ristorante). Minimo comune denominatore di tutte queste proposte: l'utilizzo di ingredienti del territorio campano, in primis la pasta, quella trafilata al bronzo del pastificio Carmiano.
 
Ma anche bollicine e formaggio un abbinamento perfetto per provare le proposte di Alimentale con prodotti di punta della produzione della regione Campania e con un evergreen come il Caciocavallo Silano Dop.
Con l'aiuto dell'Onaf  si sono degustati Il Laceno; un formaggio tradizionale prodotto con latte crudo di pecore allevate al pascolo nelle montagne dell'Irpinia, munte a mano e lavorato senza fermenti. Stagionato in cantine di pietra naturale.

Il Pecorino Bagnolese, proveniente dalla pecora bagnolese, una razza in via di estinzione destino che la accomuna con il bovino di razza agerolese fondamentale per la produzione del formaggio stagionato più importante della regione Campania ovvero il Provolone del Monaco Dop

Foto di Paola Tufo
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