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Ci riesce però, a distanza di 600 chilometri circa, il genovese Marco Cardone con un fantasy che riesce a raccontare, tra ironia e mistero, la napoletanità in ogni sua sfumatura.

Dalla melodia a Gomorra, dalla sceneggiata ai fumetti: è difficile trovare una narrazione di Napoli che non sia mai stata sfiorata, in qualche modo, da ogni tipo di strumento o genere.

Ci riesce però, a distanza di 600 chilometri circa, il genovese Marco Cardone con un fantasy che riesce a raccontare, tra ironia e mistero, la napoletanità in ogni sua sfumatura.

La sfida è tutta nel libro “Italian Way of cooking – pizza, mostri e mandolino”, secondo appuntamento della saga del monsterchef  Nero Bonelli edito da Acheron Books.

Un viaggio mistico, divertente e frenetico tra mostri, credenze popolari e ricette segrete dai pericolosi effetti collaterali, che racconta e mescola il folklore, la cultura, la lingua e la passione, i colori e i sapori del capoluogo partenopeo.

Cardone, classe 1976, con questo nuovo romanzo esalta la vena umoristica del precedente intrecciando sapientemente il dialetto toscano e napoletano, con un risultato sorprendente. Nel dedalo di vicoli e stradine del centro storico di Napoli, lo “chef acchiappamostri” toscano Nero e il suo socio Mirco si apprestano a preparare un singolare banchetto nuziale, ma ben presto si ritroveranno alle prese con nuovi nemici, famelici mostri e boss della camorra.

È una storia d’ambientazione partenopea piena di elementi surreali che convivono con la realtà, fra misteri, sparatorie, piatti tipici, spiriti campani, amanti gelose, cantanti neomelodici e caccia a orrori senza tempo, in una sagace commistione fra le sfumature del noir e del giallo.

“Italian Way of cooking – pizza, mostri e mandolino” è anche “un atto d’amore verso la città di Napoli”, spiega l’autore. “Avrei potuto – racconta – ambientare il secondo capitolo di IWOC a Milano, città dove il mio pubblico è maggiormente radicato, con la speranza di vendere di più. Non l’ho fatto: amo Napoli e questo romanzo vuole essere anche un mio personale tributo a un luogo del cuore”.

Il libro è il seguito di “Italian Way of Cooking”, finalista del Premio Carver Italiano, sempre edito da Acheron, e ne riprende la trama, alzando sempre di più l'asticella nella scrittura di Cardone in cui viene fuori ancora di più il suo personalissimo stile che in qualche modo sono frutto della sua sperimentazione degli scritti precedenti editi da Mondadori, Del Miglio Editore, Edizioni La Tela Nera, Sad Dog, Libero di Scrivere.

La Redazione

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