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ricettario

Alzi la mano chi non ha a casa almeno un libro di ricette! Presumo nessuno. Ognuno di noi possiede, nascosto in qualche angolo della casa, un libro segreto pieno di pieghette per trovare facilmente la ricetta del cuore, il nostro piatto forte, quello che ci fa fare bella figura davanti agli ospiti. Questo è un piccolo lusso della società moderna. In passato non era così. I primi ricettari venivano scritti dai cuochi di corte per altri cuochi. Erano molto sommari, indicavano solo gli ingredienti delle ricette, ma non le quantità e il procedimento dettagliato. Per nostra fortuna, al giorno d’oggi vengono pubblicati ogni anno centinaia e centinaia di ricettari in tutto il mondo. Ne abbiamo scelti per voi alcuni,

Leggi tutto: L'appetito vien...leggendo! I libri di ricette che non devono mancare nella nostra dispensa.

estasi culinarieMonsieur Arthens è il protagonista di Estasi Culinarie,  il romanzo d’esordio di Muriel Burbery ambientato nell’aristocratico palazzo parigino di Rue de Grenelle, famoso anche per ‘L’eleganza del riccio’.

Monsieur Arthens è un importante critico gastronomico ed è colui che ha decretato la fama e l’oblio di grandi chef, è una persona egocentrica e  cinica che nemmeno in punto di morte sembra interessato a riallacciare i rapporti con i suoi cari che, a voci alterne e a mo’ di confessione, lo raccontano e lo smascherano amandolo e odiandolo.

 

Leggi tutto: La Madeleine di Monsieur Arthens

marcel proust

Cibo della memoria. È quell’odore che ci travolge e ci stravolge improvvisamente, inevitabilmente, che ci riporta indietro nel tempo, negli angoli più remoti del nostro passato, facendoci ripercorrere attimi intrisi di gioia, ricordi di un’infanzia o di un episodio particolare della nostra vita.

In tal senso, come afferma anche l’antropologo Marino Niola, la madeleine di Marcel Proust è la madre di tutti i cibi della memoria. Ne Alla ricerca del tempo perduto, Proust descrive la magia che si sprigiona nel momento in cui assapora il famoso pasticcino francese intinto nel tè, capace di disincagliare il ricordo degli affetti familiari, di un’infanzia feliceOgnuno di noi ha la sua madeleine, quel sapore capace di risvegliare quella gioia infantile, quella felicità bambinesca oramai perduta.

Il cibo è anche questo. Proust riuscì precocemente ad intuire che l’olfatto e il gusto svolgono un ruolo fondamentale per il recupero dei ricordi. Questa tesi è attualmente confermata dalla neuroscienze, la quale ha scientificamente provato che i sensi dell’olfatto e del gusto sono quelli più “sentimentali”, più soggettivi e meno trasmissibili. Pertanto risulta difficile descrivere a chiunque le proprie sensazioni, sprigionate da un particolare aroma o profumo. Gusto e olfatto, per giunta, sono gli unici due sensi collegati all’ippocampo, che è proprio il centro della memoria a lungo termine. Il loro marchio, quindi, è indelebile.

Proust, isolato dal mondo perché costretto a letto per tutta la sua breve vita, riuscì a trasformare in arte l’unica cosa che possedeva: la memoria, il ricordo. E così, nel suo struggente e nostalgico racconto attorniato dall’atmosfera romantica parigina propria della Belle Époque, lo scrittore francese ripercorre i ricordi salienti che hanno fatto da scenario alla sua breve vita, fino a trasformare il suo passato in un vero e proprio capolavoro.

Gli ingredienti per preparare la celebre madeleine potrete trovarla sulla nostra rubrica Ricette gustose

Valeria Vanacore

 

basilico a natale rosi padovani<< Ci sono momenti della vita in cui bisogna fermarsi un attimo e fare un piccolo bilancio. Almeno per me è stato così, ed è accaduto quando i miei figli sono diventati adulti, lasciando Napoli. Tutto è iniziato dalla loro richiesta di ricette per risolvere la quotidianità, ma anche per far sentire agli amici i profumi e i sapori della loro terra. Alle ricette allegavo sempre qualche aneddoto di vita familiare.>> Ecco da cosa è partita Rosi Padovani per il suo Basilico a Natale, raccolta di racconti autobiografici che si uniscono a ricette culinarie tramandate dalla tradizione. Riflessioni di vita fatte attraverso la cucina e il cibo, connubio assai caro alla Padovani, già autrice de Il Teatro in Cucina, progetto teatrale lanciato nelle scorse edizioni del Napoli Teatro Festival Italia, in cui gli attori si trasformano in veri docenti di cucina, spiegando le ricette e cucinando realmente sul palco, diffondendo in platea gli odori tipici della tradizione culinaria partenopea.

Leggi tutto: Dal Teatro in cucina ai racconti di Basilico a Natale.Incontro con la scrittrice Rosi Padovani
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