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Nasce proprio a Venezia, in occasione della 76esima edizione della Mostra del Cinema, un nuovo concetto dell’aperitivo firmato dallo Chef internazionale Tino VettorelloTINO PROSECCHERIA.

Il protagonista assoluto è proprio il prosecco, un vino che vive 24 ore su 24, amato e apprezzato da tutti,  che abbinato ai piatti più importanti della cucina dello Chef – trasformati per l’occasione in finger food – darà vita ad un’esperienza emozionale unica.

Base portante dell’aperitivo per antonomasia, lo Spritz, che ha avuto i suoi natali proprio a Treviso, la selezione di prosecco scelta da Tino è quella di Colesel Spumanti di Valdobbiadene, azienda leader nel settore.

Le materie prime utilizzate saranno, come sempre, italiane DOP, eccellenze dei prodotti regionali che si abbinano particolarmente a questo vino, come la cipolla rossa di Acquaviva, il radicchio di Treviso e la burrata pugliese. Ma la vera “perla” all’occhiello dello Chef sarà l’ostrica rosa di Porto Tolle, che deve il suo nome proprio alla sua colorazione, un’ostrica che nasce e vive nella laguna veneta, considerata tra le migliori tre a livello internazionale. La prima ad testare la nuova formula dell'aperitivo è la tre volte premio Oscar Meryl Streep in concorso al festival con The Laundromat. Oltre queen Meryl anche Spike Lee, Lina Wertmuller e gli altri vip di Venezia 76 sono stati al Tino Proseccheria.

Tino Proseccheria è situato nella terrazza Biennale e fa parte del Club76 (spazio ufficiale della Biennale) e da quest’anno si aggiunge agli altri punti di ristorazione firmati da Vettorello, Il ristorante della Terrazza, luogo principe delle cene di delegazione dei film e il ristorante sulla spiaggia Lio, a due passi dall’Hotel Excelsior.

 

Qualcosa su… Tino Vettorello lo chef di Venezia 76

La carriera dello Chef Tino Vettorello è iniziata a Treviso, con la direzione di alcuni importati ristoranti e l’apertura del suo Al Traghetto a cui è seguita, con il supporto dell’Università Cà Foscari, quella di Veniceat, un network di ristoranti-caffetterie ecosostenibili dislocate nella città di Venezia. È, inoltre lo Chef del Ristorante Villa Tre Panoce di Conegliano Veneto. Da oltre dieci anni, Vettorello si occupa con successo della realizzazione e della gestione di raffinati progetti di ristorazione, come quello per la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, per le Olimpiadi Invernali di Sochi, per i Mondiali di nuoto di Roma, per citarne alcuni. “Tra tutte, l’esperienza che ricordo con più emozione e sentimento è la cena che ho avuto l’onore di preparare per il Santo Padre Benedetto XVI”, ha commentato lo Chef. 

Tra i clienti ospiti di Vettorello a Venezia: James Franco, Madonna, Al Pacino, Spike Lee, George Clooney, Michelle Pfeiffer, Michael Caine, sono solo alcuni dei nomi internazionali che hanno voluto assaporare le creazioni gastronomiche dello Chef, a cui si aggiungono anche tanti nomi dello star system italiano, come Monica Bellucci, Valeria Golino, Carlo Verdone, Maria Grazia Cucinotta, Vasco Rossi e tanti altri.

Infatti anche quest'anno Vettorello è stato scelto dalla Biennale Cinema come chef della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con il ristorante, posizionato presso la Terrazza Biennale, proprio davanti al Red Carpet, sarà il cuore gastronomico del Festival.

 
Da più di 10 anni, Tino Vettorello è il punto di riferimento per il pubblico e addetti ai lavori alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo ristorante accoglie di anno in anno star di fama mondiale prima e dopo i red carpet, diventando cosi il ristorante più in vista d’Italia. 

Ogni anno dedica un nuovo piatto alla star più importante della mostra: a Venezia 2018 è toccato a Viaggio al Sud dedicato a Lady Gaga, ovvero, una burratina leggermente affumicata su un letto di cipolla rossa e dei pomodorino. Impossibile poi non farsi attrarre dal celeberrimo Rombo alla Clooney, ispirato e voluto dall’attore americano.

“Io sono quello che cucina. E che siano stelle hollywoodiane o semplici avventori, ospiti eccellenti o giornalisti, tutti sono importanti, dal primo all’ultimo”. 
Ai 'capricci' (o 'esigenze') delle celebrity, risponde a modo suo: “Il trucco è non dargli quello che vogliono. Sorprenderli, magari portandoli in cucina”.

Tino Vettorello sceglie per le sue creazioni prodotti di altissimo livello, per dare vita a ricette sofisticate ed uniche. Fondamentale nella cucina dello Chef è l’attenzione e l’utilizzo dei migliori prodotti DOP e IGP provenienti dalla sua terra di origine: il Veneto, territorio che esporta in Italia e nel mondo le eccellenze del Made in Italy, che attraverso la sua creatività diventano protagoniste di un viaggio emozionale. Studio, passione, ricerca, contaminazione sono le chiavi della sua visione gastronomica che porta tutta la sua tradizione veneta nei piatti proposti, attraverso influenze culturali profonde e prodotti DOP rivisitati con dinamismo contemporaneo, che esaltano il sapore e l’essenza.

Della sua cucina, Tino racconta: Nella cucina amo sperimentare e ricercare l’essenza del gusto. La base di tutto sono i prodotti che devono sempre essere di primissima qualità, amo definirmi uno che trasforma le materie prime in cibo, che usa la fantasia per raccontare un viaggio attraverso un piatto” – aggiunge Tino – “assaporando e scegliendo il prodotto si possono creare ricette che saranno uniche e indimenticabili” .

Maestro della cucina d’autore italiana, lo Chef Tino Vettorello nel corso degli anni non solo ha conquistato il palato di artisti e sportivi di tutto il mondo ma anche quello del Santo Padre. “Tra tutte, l’esperienza che ricordo con più emozione e sentimento è la cena che ho avuto l’onore di preparare per Papa Benedetto XVI”, confessa lui che ha cucinato anche per  gli olimpionici di Vancouver e Sochi (conquistandosi il diritto a sfoggiare i cinque cerchi sulla propria casacca) e i partecipanti ai Mondiali di nuoto, di scherma, di ciclismo e l’America’s Cup.

Vettorello ha recentemente sviluppato nuovi progetti per portare la cucina italiana in Kazakistan, dove è stato aperto il primo ristorante dal nome “Adagio”, dove vengono valorizzate le tradizioni e l’originalità della cultura italiana nel mondo. Le ricette tradizionali italiane, perfezionate dalla storia secolare del continente, sono state prese come base dallo chef Tino Vettorello.
 
LA REDAZIONE
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