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'La Patata non si baratta' è lo slogan dirompente lanciato delle due artiste veronesi Ilaria Marchesini e Silvia Lana, alias Parallel Line, che si ispira alla string art. Da un anno sta facendo il tour della penisola e per la settimana in corso diventa ancor più virale per combattere un atteggiamento sessista e maschilista con l'hashtag #nonsibaratta.

La patata, intesa come tubero, è il simbolo della campagna e anche noi di Infoodation abbiamo voluto aderire al progetto con una ricetta dedicata.

Non è un caso se abbiamo scelto le Zeppole di San Giuseppe fritte. I motivi sono vari: la patata è alla base della ricetta, è un dolce buonissimo e a tema con l’iniziativa, è il dolce che sarà sulle tavole partenopee, e non solo, tra pochi giorni per festeggiare i papà e dunque è quello giusto per sollecitare l' attenzione anche del genere…

 

Ingredienti per circa 20 pezzi

250 g di patate

3 uova

500 g di farina di grano tenero

1 cucchiaio di zucchero

25 g di lievito di birra

50 g di burro morbido

50 ml di latte

1 scorza di arancia grattugiata

Un pizzico di sale

1 litro di olio di semi di arachidi

7 cucchiai di zucchero semolato per ricoprire le zeppole subito dopo la frittura

Procedimento

Lavare e lessare le patate. Dopo la cottura toglierle dall’acqua e lasciarle raffreddare. Quando le patate saranno tiepide saranno pronte per essere spellate e schiacciate quindi  potranno essere disposte a fontana insieme alla farina.

Sciogliere il lievito di birra nel latte appena intiepidito e successivamente porre il liquido al centro della fontana con lo zucchero, le uova, la scorza d’arancia grattugiata, il burro e il sale. Mescolare gli ingredienti e lavorare  energicamente fin quando l’impasto risulterà  liscio e senza grumi quindi morbido, elastico e  non appiccicoso.

Formare un grosso panetto e lasciarlo riposare per circa due ore affinché possa lievitare e raddoppiare. Dopo la lievitazione infarinare il piano di lavoro e formare tanti cilindri di 20 cm circa che verranno poi uniti alle estremità in modo da formare una ciambella.

Lasciare lievitare le ciambelle, ancora un’ora, su un piano ampio ricoperto da un canovaccio da cucina. A questo punto le zeppole saranno pronte per essere fritte in olio bollente. È necessario usare una pentola alta e non immergere nell’olio troppi pezzi  così che possano essere girati e rigirati di continuo finché risultino dorati in ogni punto.  

Una volta fritte, poggiare le zeppole per pochi istanti su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e poi rotolarle velocemente in un piatto con lo zucchero semolato.

Questa ricetta è davvero facile da eseguire e le zeppole mangiate calde sono una vera delizia.

Chi preferisce la cannella e ama sperimentare potrebbe mescolarne una punta allo zucchero.

Ecco questo è il momento giusto per assaporarle e complimentarsi con se stessi.

 

                                                                                                                                                                                            Floriana Schiano Moriello

 

 

 

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