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Lo stato non considera valida la trasmissione orale della conoscenza dai raccoglitori esperti affinati dalla conoscenza del territorio e dei suoi frutti. In pratica sono un illegale della raccolta: mio nonno e la natura sono stati gli unici maestri, regalandomi belle soddisfazioni e gustose mangiate.

Non mancano i raccoglitori che vendono il prodotto fresco nei mercati o lungo le strade, né gli amici che dopo ricca raccolta ce ne fanno dono.

Tante le ricette con i funghi.

Oggi vogliamo consigliarvi una variante interessante di un piatto classico, il risotto ai funghi prataioli suggerito dall’amico Francesco Vulpiani, palato goloso e cuoco per diletto.

Dissento sul lavaggio dei funghi che personalmente preferisco solo spazzolare con un pennello morbido da cucina, ma la sua versione di risotto semplificato è molto interessante. Eccola a voi.

Risotto semplificato-Vulpiano ai funghi

Se abbiamo colto noi i funghi (o qualcuno assai gentile li ha colti per noi) laviamoli molto bene e lasciamoli per qualche ora in acqua (così da far scaricare gli umori) successivamente, conserveremo una gran tazza dell'acqua usata (tipicamente color brodo). Poco dopo taglieremo i funghi in pezzi piuttosto piccoli e non contenti, aggiungeremo a questi, dei broccoli tagliati anch'essi finemente, ottenendo un misto spettacolare da guardare.
Prendiamo poi una padella ampia e mettiamo a soffriggere dell'aglio e del peperoncino in 3 cucchiai d'olio d'oliva, quando l'aglio è ormai imbiondito, aggiungiamo il misto funghi-broccoli e lasciamo soffriggere anche loro per qualche minuto (il tempo che i funghi liberino l'acqua) e poi aggiungiamo 1 litro d'acqua a nostra volta. Quando l'acqua (di un notevolissimo e piacevolissimo color brodo di funghi) starà bollendo aggiungeremo 350gr di riso e cuoceremo aggiungendo acqua lentamente, fino a cottura avvenuta.

Servire caldo ovviamente, e se se ne sente la necessità...noce di burro o velo di grana!

L.O.

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