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Se credete che in cucina avete assaggiato tutto, vi sbagliate. È in voga nelle ultime settimane la tendenza ad arricchire cibi, in particolare zuppe e vellutate, con un ingrediente davvero particolare.

Stiamo parlando della cannabis, già utilizzata da diversi chef per dare il famoso tocco in più alle loro pietanze gourmet. L’insolito ingrediente, ovviamente, va usato con parsimonia e vanno studiati bene gli accostamenti, altrimenti, oltre a causare spiacevoli incidenti che ci spedirebbero dritti al pronto soccorso, si rischia di creare qualcosa di davvero immangiabile. 

Il piatto deve essere armonico nel sapore, dato che diverse varietà di cannabis hanno un gusto piuttosto sgradevole, e deve risultare emozionante, sensoriale ma assolutamente equilibrato, per non far si che un solo boccone si trasformi in un viaggio trascendente!

La chef statunitense Melissa Parks, nel suo libro Herb. Mastering the art of cooking with cannabis, racconta in maniera dettagliata come utilizzare la cannabis in cucina senza ammazzare nessuno, proponendo ricette quali salsicce alla marinara o vellutata di zucca violina. Anche lo chef danese Claus Henriksen ci prova, cucinando ad un food blogger del The Guardian un formaggio affumicato all’erba e servito con foglie fresche e semi tostati.

Pare un tipo di cucina bizzarra e innovativa, ma in realtà vanta una tradizione secolare soprattutto presso i paesi asiatici, e non solo! Bartolomeo Sacchi, grande gastronomo italiano, inserì il nettare alla canapa nel suo ricettario stampato nel 1474, importante documento che attesta la commestibilità della cannabis. Volete cimentarvi anche voi in qualche preparazione “stupefacente”? Sul web ci sono tante ricette. Provateci, ma andateci piano…

Valeria Vanacore

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