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L’autunno è ormai entrato nelle nostre case, negli armadi e fra i vicoli della città, e la ricorrenza simbolica di questo periodo dell’anno è alle porte: la commemorazione dei defunti, datata sul calendario 2 Novembre.

 A Napoli, dove la tradizione vede un forte attaccamento alla celebrazione di questa giornata che tra sacro e profano è dedicata al ricordo dei cari trapassati, è impossibile non accorgersi dell’approssimarsi della festività. Bar, pasticcerie , cioccolaterie e persino distributori alimentari piccoli e grandi imbandiscono i propri banconi con il  tipico “torrone dei morti”. Blocco di cioccolato dalla forma cilindrica o trapezoidale, può essere farcito con ogni tipo di spezia, frutta e ogni ingrediente che lo renda ancor più goloso.

 Maestri cioccolatieri e pasticcieri si sfidano in una guerra di stile e creatività da cui nessuno è mai uscito sconfitto stando a guardare la bellezza e la bontà delle loro produzioni. Piuttosto a vincere sono i “golosi”, che in questi giorni possono assaporare una varietà di gusti e colori più vivace che mai.

Solitamente venduti in vassoi con cui omaggiare ( come ordinati dalla tradizione ) la fidanzata, familiari e amici, è davvero difficile scegliere una selezione di gusti da prediligere. E perciò nell’intento di combinare “ciascun goloso con il suo torrone”, per la sofisticatezza della materia ricorriamo alla psicologia dei sapori che si propone di interpretare le preferenze di gusto e consistenza.

 Da Leopoldo, pasticceria famosa per la ricerca degli ingredienti più innovativi, è possibile trovare il torrone Mediterraneo al basilico, agrumi e melanzane. Aromatico, pizzicante e profumato con l’amaro speziato del basilico è indicato per palati più allenati. Il sapore amaro infatti lo si apprezza solo in età matura. L’asprezza degli agrumi solletica invece le bocche dei caratteri più intraprendenti, mentre la sapidità delle melanzane è amata da chi capeggia compagnie di amici.

 Presso la cioccolateria del maestro Gennaro Bottone la proposta più glamour è il torrone agli arachidi. Versione apparentemente classica del dolce tradizionale, che rivisitata con un ingrediente che ammicca alla generazione dei foodies, food lovers  e food bloggers . Sicuramente amato dai giovanissimi, l’arachide tipicamente salato, ne soddisfa la voglia di indipendenza e autonomia.

 Gay Odin, istituzione del cioccolato in città, dedica tutta la sua maestria per accontentare gli indecisi. Col torrone “Figaro”, che alterna strati di gianduia, latte e mandorla dolcemente coccola, accarezza e culla chi proprio non riesce a scegliere e, pare dagli studi psicologici,  pure a crescere e a lasciare la casa di mammà.

 Da Gallucci infine i più grintosi troveranno torrone per i propri denti. Questa storica cioccolateria fa vanto di una diversificata produzione di torroni a base di mandorle, nocciole e semi di sesamo. La croccantezza della frutta secca lavorata con zucchero caramellato, è apprezzata  dai golosi in cerca di energia.

 Religiosi, golosi e studiosi, per il prossimo 2 Novembre accorrete a Napoli. Qui ogni occasione è buona per onorare, godere e disquisire… purché addolciti dalle prelibatezze di chi con creatività e mani d’oro santifica oltre le feste, pure il palato.  

 

Federica Mazza

 

 

 

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