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Molti non sanno che Parete, meraviglioso comune di poco più di diecimila abitanti in provincia di Caserta, è famoso per la produzione di fragole.
La “Cooperativa Sole”  - la principale che le produce – è una vera e propria eccellenza del territorio ed annovera oltre cento agricoltori associati diversi stagionali e vanta una coltivazione con sistemi di avanguardia.

Leggi tutto: Alla scoperta di Parete in cui la fragola regna sovrana

Il Casatiello – o in alcuni paesi Tortano – è una torta rustica, la pietanza principe delle feste pasquali della cucina napoletana.

Il nome casatiello deriva da caseus (“caso” che nella lingua napoletana vuol dire “formaggio”) e le sue origini si fanno risalire alla Napoli, prima greca, e poi romana. Nella letteratura greca, infatti, ci sono varie testimonianze di pani conditi con diversi ingredienti.

È poi una fiaba di Giambattista Basile, La gatta cenerentola (inclusa nella celebre raccolta postuma Lo cunto de li cunti del 1634-36, sulla cui base il regista Matteo Garrone ha girato il film Il racconto dei racconti del 2015) in cui si trova un riferimento alla celebre pietanza:

«E, venuto lo juorno destenato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette! Da dove vennero tante pastiere e casatielle? Dove li sottestate e le porpette? Dove li maccarune e graviuole? Tanto che nce poteva magnare n’asserceto formato».

Il Casatiello, secondo la leggenda, rappresenterebbe la corona di spine del Crocifisso, ed è il piatto con cui si festeggiava la resurrezione di Cristo.

Ha la forma di una ciambella vuota al centro (la forma della corona di spine di Gesù Cristo) e si ottiene dalla pasta del pane, quella fatta con la farina, l’acqua ed il criscito ossia il lievito madre. All’interno dell’impasto si mescolano salumi e formaggi di vari tipi e – soprattutto! – la ‘nzogna: il grasso del maiale (che rimanda anch’essa aa un rito antichissimo, antecedente all’era cristiana: l’uccisione sacrificale del maiale, simbolo di fecondità e di benessere; all’epoca il benessere, nelle case, lo portava appunto il maiale!). Alle quattro estremità – a forma di croce – vengono poi poste delle uova sode con l’intero guscio. L’uovo è il simbolo del seme primordiale dal quale in seguito nasce il mondo (e ciò spiega anche la simbologia delle uova di Pasqua).

Il Tortano, invece, ha come unica variante l’assenza delle uova sode.

Anche se ci sono molte altre eccezioni: e varianti sono numerose: regionali, locali, e familiari. C’è chi, al posto (o assieme) al salame, nell’impasto, mette la mortadella a dadini, o anche il prosciutto cotto. Quanto ai formaggi, fondamentale è il pecorino romano, in dosi massicce. Ad esso si aggiunge spesso una piccola percentuale di parmigiano.

Di qualunque forma e tipologia sarà il vostro casatiello ci auguriamo che non manchi su nessuna tavola!

                                                                                                                                                     Alessio Cacciapuoti 

In occasione di Pasqua le tradizioni – soprattutto al Sud– sono la regola e quindi come di consueto ci si riunisce tutti attorno alla tavola imbandita, con amici e parenti, per gustare le pietanze associate alla festività.
Nel rispetto della tradizione il cibo emblema della Pasqua è l’agnello. Rigorosamente al forno con contorno di patate!

Leggi tutto: Pasqua: cosa mettere in tavola, agnello o capretto?

Il giovedì era nell'antichità il giorno dedicato al dio romano Giove. Zeus per i greci. Date le radici mitologiche di questo giorno che rimanda a fulmini e divinità, vi proponiamo un breve accenno di mitologia e cucina.

Nel mito greco Prometeo è coinvolto in operazioni culinarie che vedono il mescolarsi di quattro elementi: il dono del fuoco, la relazione tra uomini e dei, l'offerta del sacrificio e la cottura del cibo.

Nella Teogonia di Esiodo leggiamo di un Prometeo punito non perché sottrae il fuoco agli dei, ma per aver insultato Zeus!

Prometeo uccide un bue in sacrificio agli dei, e lo divide in due parti. Prepara una parte con ossa ricoperte dal grasso, e un'altra parte con carne coperte dalle viscere. Accolto da Zeus gli offre di scegliere uno dei suoi omaggi, ma lo trae in inganno: il profumo del grasso lo spinge Zeus a scegliere la preparazione di sole ossa.

"Che mangino la loro carne cruda!" grida Zeus infuriato, e per punirli decide di sottrarre il fuoco agli uomini. 

Grazie ad Esiodo conosciamo un mito di Prometeo a sfondo culinario!

Federica Mazza

 

Non solo pastiere napoletane e colombe in diversi gusti ma anche tanti casatielli dolci, conosciuti in alcune zone come “pigne pasquali”, per chiudere adeguatamente i pranzi delle imminenti festività pasquali. Sono queste le specialità  che in questi giorni riempiono gli ampi banchi della pasticceria Altamura di Volla, piccolo comune alle falde del Vesuvio.

Leggi tutto: A Pasqua la pasticceria Altamura punta su pigne pasquali e ‘ Altamurini ’

La parola legume deriva dal latino legumen, leguminis che include semi commestibili. Sin dai tempi più antichi, è da sempre risaputa la loro cruciale importanza all’interno di una dieta equilibrata. I legumi sono un vero portento e un importante apporto di proteine che, abbinato con quello dei cereali, non ha nulla da invidiare alla carne animale – anzi, è ancora più benefico.

Leggi tutto: I legumi: dalle loro antiche origini fino alle tele dei più grandi pittori e al cinema

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