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È la funzione di Caffeine zone, l’App che calcola quanti caffè si possono bere nell’arco della giornata. Basta inserire dose consumata e velocità di assunzione. A quel punto il software è in grado di stabilire la quantità di caffeina che circola nel corpo e con un messaggio avviserà se è il caso di ricaricarsi con un’altra bella tazza di caffè fumante.

L’Apple Store ne propone una versione gratuita a termine e una definitiva al costo di 0,79 centesimi.  Ma anche il sistema Android ne ha realizzata una denominata Caffeina Tracker al costo di 0,76 centesimi.

E così anche il rito della convivialità per eccellenza diviene razionale e programmato dalle nuove tecnologie. Un atto culturale alle mercé di cifre e algoritmi. Certo un bel vantaggio per chi rischia di non addormentarsi per qualche eccesso di troppo ma rinunciare ad buon caffè, anche a sera inoltrata, è per molti inconcepibile.

Del resto il caffè non è solo sinonimo di pausa e relax ma ha anche tante proprietà benefiche: è innanzitutto un vasodilatatore che migliora il flusso di ossigeno al cervello, è ricco di antiossidanti e fornisce gran parte della dose di vitamina B3 raccomandata. Ma il caffè resta prima di tutto un piacere. Ci sarà anche un App per quello?

Annarita Costagliola

 




 

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