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Anche le star dicono si alla dieta mediterranea. Miss Stefani Germanotta, meglio conosciuta come Lady Gaga, ne sa qualcosa. La star di origini palermitane racconta di avere un ricordo preciso della propria infanzia: lei seduta a tavola tra la madre e il padre, acqua, limoni, salsa di pomodoro e musica di Andrea Bocelli. Scelta salutista la sua, dato che fa uso massiccio di luppolo, bergamotto e zenzero, che vantano di proprietà antibatteriche, antitumorali e antiossidanti. Ma vediamo quali sono i cibi per i quali la Lady più pop del momento ucciderebbe…

Leggi tutto: Da Lady Gaga a Woody Allen: la dieta mediterranea secondo le star

Al forno, all’insalata con un filo d’extravergine, lessa, fritta o sottoforma di purea, gateau e gnocchi, la patata rappresenta uno dei più facili e golosi passepartout della cucina moderna. Eppure, fino a metà Settecento la patata è stata utilizzata esclusivamente come pianta ornamentale. Originaria del Sud America, dove veniva coltivata dalle popolazioni mesoamericane e andine, la patata – papa per gli incas – incontrò in Europa molteplici diffidenze e resistenze, specie in Italia dove solo nel XIX secolo entrò nel novero dei cibi comuni. La diffidenza nel confronti dell’uso alimentare del tubero fu dovuta sia per l’immagine – la forma bitorzoluta ricordava le eruzioni della lebbra – sia per la sua appartenenza alla famiglia delle Solanacee: le sue foglie velenose, secondo alcune credenze popolari, venivano utilizzate per i riti di stregoneria.

Leggi tutto: Le patate: fresche vs. industriali

carciofo

Anche i carciofi hanno un cuore. 

Dolce, tenero, capace di rendere morbido e armonioso il sapore di qualsiasi altro cibo che ad esso si accompagni. Alla giudia, croccanti e pastellati alla romana, ripieni o stufati, i carciofi sono un po’ come i jeans: stanno bene su tutto.

La Cynara, questo il nome originario della pianta, era già conosciuta dai greci e dai romani. La mitologia greca racconta proprio di una fanciulla di nome Cynara, follemente amata da Giove, il Don Giovanni dell’Olimpo. Si narra che la graziosa ninfa osò rifiutare le attenzioni del dio greco che, per punirla, la trasformò in un carciofo.

Leggi tutto: Il cuore tenero del carciofo


 consorzio mozzarellaNon raccontatelo in giro che sono un inguaribile anarchico e che le leggi mi stanno strette come maglioni di lana lavati a 80°; invece di fare il bevitore molesto avrei studiato giurisprudenza se mi fossero piaciuti codici e leggi.

Le leggi esistono e tutelano il cittadino, bella cosa, le leggi tutelano e orientano (teoricamente, s’intende) la vita del buon cittadino. Le leggi rompono...con un sistema altrimenti distrutto dalla lotta di tutti contro tutti.

Leggi tutto: Mozzarelle a rischio

mozzarella di bufala

Esistono mozzarelle e Signore Mozzarelle (si! Con la emme maiuscola). Una di queste è la Mozzarella di Bufala Campana Dop, un formaggio fresco a pasta filata prodotto esclusivamente con latte di bufala proveniente dalla zona di origine e secondo rigide tecniche e regole di produzione. E’ diversa dalle altre mozzarelle in quanto il latte di bufala ha una composizione diversa rispetto ad altri tipi di latte. È  molto più proteico. Più proteine, più grassi, più calcio e fosforo. Le sue virtù furono apprezzate già nel XII secolo d.C., quando modesti allevamenti di bufale erano presenti  nelle pianure costiere della piana del Volturno e del Sele.

Leggi tutto: Mozzarella di bufala o bufala di mozzarella?

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