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Barack Obama e il food. Con queste parole si potrebbero sintetizzare le 24 ore dell’ex Presidente degli USA a Milano, sua prima visita ufficiale all’estero da quando a gennaio ha lasciato la Casa Bianca ai nuovi inquilini.

L’obiettivo principale è la sua partecipazione come relatore al Seeds and Chips, il summit internazionale sull’alimentazione che si svolgerà fino a giovedì.

Una conferenza che si è da poco conclusa che nei giorni scorsi ha registrato sold out registrando tremilacinquecento partecipanti in cui Obama ha voluto principalmente trattare temi a lui cari come la lotta contro lo spreco del cibo, l’alimentazione sostenibile e come i cambiamenti climatici rispetto la produzione agricola. La sua partecipazione Seeds and Chips dimostra quanto lui voglia appoggiare manifestazioni di questo tipo, del resto già ne è fu prova la presenza della moglie Michelle all’Expo del 2015. Quello che appare più chiaro è come  Obama continui a essere il leader indiscusso del partito democratico americano, incarnando in tutto e per tutto l’America anti – Trump.

Nella metropoli italiana è stato accolto come una super star ma, si sa, carisma ne ha da vendere e chissà che il forte sostegno che vuole dare al centro-sinistra europeo non possa essere davvero d’aiuto.  Non è un caso che ieri pomeriggio il primo a correre per dargli il benvenuto sia stato Matteo Renzi, di nuovo ufficialmente in prima linea dopo la conferma delle primarie del PD.

Tra la visita al Cenacolo di Leonardo Da Vinci nel refettorio di  Santa Maria delle Grazie e alla Pinacoteca Ambrosiana di stamane, l’impegno più glam su cui si è vociferato è stata la blindatissima cena di ieri sera a Palazzo Clerici organizzata dall’Obama Foundation in cui hanno partecipato gli esponenti politica e dell'imprenditorialità italiana. Tra presenze scontate (l’immancabile ormai Renzi) e assenze “eccellenti” (Donatella Versace e Marchionne all’ultimo hanno dato forfait), a preparare la cena in onore per Barack Obama sono stati i fratelli Cerea del ristorante bergamasco Da Vittorio, tre stelle Michelin. Per l’evento hanno ideato un menu che ha esplorato i sapori dei territori italiani: acciughe delle Cinque Terre, gnocchi al tartufo nero di Bracca nella bergamasca, Grana Padano servito agli antipasti in versione lecca lecca e  tiramisù servito in versione design.

Portate che hanno omaggiato la passione che Obama e tutta la sua famiglia ha per la cucina italiana, in particolar per la dieta mediterranea della quale è notorio siano ferventi sostenitori tanto che si è spesso raccontato di come spesso alla tavola della Casa Bianca fossero favoriti i sapori sani della nostra cucina agli hamburger, patatine oleose e hot dog, quasi come se ne avessero compreso i benefici reali più di molti italiani che sembrano conoscerla solo a parole.

II video della conferenza tenuta da Barack Obama 

 

An. Fio.

 

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